Tina Merlin
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«Oggi tuttavia non si può soltanto piangere, è tempo di imparare qualcosa»
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Tina Merlin (Trichiana, 19 agosto 1926 – Belluno, 22 dicembre 1991) è stata una giornalista e scrittrice italiana.
Partigiana in occasione della lotta di resistenza italiana, Tina Merlin cominciò scrivendo racconti pubblicati da Noi Donne. E' stata giornalista del quotidiano l'Unità a Belluno, Milano, Vicenza e Venezia dal 1951 al 1982.
Tina Merlin viene ricordata, più che per la sua, pur ricca, produzione letteraria, per la sua caparbietà e ostinazione, che la aiutarono a mettere in luce la verità sulla costruzione della diga del Vajont. Dando voce alle denunce degli abitanti di Erto e Casso, Tina Merlin riuscì a denunciare i pericoli che avrebbero corso i due paesi se la diga fosse stata effettivamente messa in funzione. Inascoltata, per i suoi articoli la giornalista fu addirittura denunciata per "diffusione di notizie false e tendenziose atte a turbare l'ordine pubblico", processata e successivamente assolta dal Tribunale di Milano.
In seguito alla catastrofe del Vajont, consumata il 9 ottobre 1963, la Merlin tentò di pubblicare un libro sulla vicenda, Sulla pelle viva. Come si costruisce una catastrofe, che tuttavia trovò un editore solo nel 1983. In seguito collaborò con diverse riviste italiane. Morì il 22 dicembre 1991 dopo un anno di malattia; nel 1992 è stata fondata l'Associazione Culturale a lei intitolata. Postumo uscì, grazie anche a Mario Rigoni Stern, il libro autobiografico La casa sulla Marteniga.