SPAD S.XIII
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SPAD S.XIII | |
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Lo SPAD S.XIII della squadriglia Lafayette |
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Descrizione | |
Ruolo | Caccia |
Equipaggio | 1 |
Costruttore | Sociéte Pour l'Aviation et ses Dérivés |
Esemplari costruiti | 8.472 |
Dimensioni | |
Lunghezza | 6,30 m |
Apertura alare | 8,10 m |
Altezza | 2,35 m |
Superficie alare | 21,1 m |
Pesi | |
A vuoto | 566 kg |
Carico | ) |
Massimo al decollo | 845 kg |
Propulsione | |
Motore | Hispano-Suiza 8Be |
Potenza | 220 cv (164 kW) |
Prestazioni | |
Velocità massima | 224 km/h (139 mph) |
Autonomia | km (miglia) |
Tangenza | 6.650 m |
Armamento | |
Mitragliatrici | 2 Vickers da 7,7 mm |
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Progetto:Aviazione |
Lo SPAD S.XIII era un aeroplano da caccia monoposto biplano prodotto durante la prima guerra mondiale dalla francese Sociéte Pour l'Aviation et ses Dérivés, o SPAD. Fu uno dei migliori velivoli del conflitto e uno dei velivoli prodotti in maggior numero: 8.472 esemplari con ordini per altri 10.000 che vennero cancellati con l'armistizio.
Questo caccia era uno sviluppo del precedente S.VII e del meno riuscito S.XII. Sullo S.XIII vennero introdotti molti miglioramenti aerodinamici, un timone e ali più grandi. Il motore era l'8Be che garantiva una maggiore potenza e quindi un considerevole incremento delle prestazioni del velivolo. Il velivolo francese era più veloce, ma meno maneggevole, del caccia britannico Sopwith Camel e del tedesco Fokker D.VII. Era però di pilotaggio piuttosto difficile per i piloti inesperti, in particolare durante le manovre di atterraggio, a causa della sue scarse caratteristiche di veleggiatore e della sua repentina entrata in stallo. Era invece ottima la sua solidità come le sue doti di picchiata.
Lo S.XIII fu pilotato, tra gli altri, dall'asso americano Eddie Rickenbaker al quale alla fine del conflitto furono confermate 26 vittorie. A bordo di questo tipo d'aereo venne abbattuto Francesco Baracca, colpito al capo da una fucilata mentre sorvolava le trincee austriache, il 19 giugno 1918.
Il velivolo venne utilizzato anche da altre Aviazioni tra le quali il servizio aereo della American Expeditionary Force dell'U.S. Army che ne ricevette 893 e che utilizzò fino al 1920. Dopo la fine del conflitto venne impiegato anche dal Giappone, dalla Cecoslovacchia e dalla Polonia.