San Zanobi
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![San Zanobi, di Andrea della Robbia](../../../upload/shared/thumb/5/51/St_Zenobius_Della_Robbia_OPA_Florence.jpg/200px-St_Zenobius_Della_Robbia_OPA_Florence.jpg)
Zanobi o Zenobio, venerato come santo dalla chiesa cattolica, fu vescovo di Firenze (IV secolo, tradizionalmente il 337 - 417) ed è il patrono principale dell'arcidiocesi fiorentina, assieme ad Antonino Pierozzi, anch'esso venerato come santo.
Ritenuto tradizionalmente fiorentino, l'unica fonte storica sicura che lo riguarda è quella riferita da Paolino da Milano, biografo di Ambrogio da Milano, che scrivendo verso il 422 riportò che a Firenze: è ora vescovo il sant'uomo Zenobio.
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[modifica] La vita
Circa la sua giovane età abbiamo solo una biografia molto più tarda, scritta dall'arcivescovo di Amalfi Lorenzo (vissuto a Firenze in esilio e morto nel 1049). In questa opera si parla di Zanobio come nato a Firenze verso la metà del IV secolo, fu battezzato, ebbe un'educazione cristiana impartitagli dall'allora vescovo Teodoro e si iscrisse al clero. Conobbe Ambrogio di passaggio a Firenze nel 394 e si sarebbe con lui trasferito a Roma, dove Ambrogio lo avrebbe presentato a papa Damaso I, il quale lo avrebbe nominato suo diacono e gli avrebbe affidato una missione presso la corte imperiale di Costantinopoli.
Tornato in Firenze divenne Vescovo per volontà dei suoi concittadini stessi (come riporta il biografo di Ambrogio), ed iniziò un'instancabile opera di promozione e difesa del Cristianesimo nella città, sicuramente ispirato dall'operato simile di Sant'Ambrogio, tanto che alcuni lo chiamano L'apostolo di Firenze.
Sostenne e incoraggiò i fiorentini nella lotta contro Radagaiso, sostenitore dell'arianesimo, tra la fine del 405 e l'inizio del 406.
Fondò chiese (per esempio la basilica di San Lorenzo), promosse l'evangelizzazione e la vita liturgica, organizzò una vera e propria diocesi per Firenze e dintorni. Non mancano episodi di santità e veri e propri miracoli attribuiti a lui durante il suo vescovado (per esempio quello della risurrezione del figlio di una pellegrina francese, ricordato da una targa ancora presente sulla facciata di Palazzo Altoviti).
La morte è incerta e viene collocata tra il 417 e il 429.
[modifica] Il culto
Fu sepolto nella basilica di San Lorenzo, che da allora rivestì il ruolo di cattedrale. Nel IX secolo i suoi resti vennero traslati (con vari dubbi di datazione dell'evento) in Santa Reparata, che assurse così al titolo di cattedrale.
Secondo una leggenda agiografica, durante il passaggio del corpo del santo, un albero in Piazza San Giovanni sarebbe miracolosamente rinverdito, un evento ancora segnalato dalla colonna di San Zanobi accanto al Battistero.
Le reliquie sono custodite in Santa Maria del Fiore, in un'urna capolavoro di oreficeria di Lorenzo Ghiberti. La commemorazione liturgica ricorre il 25 maggio.
[modifica] Iconografia
Spesso raffigurato dagli artisti fiorentini (per esempio sul pilastro destro del portale centrale del Duomo accanto a Santa Reparata, o in opere del Ghirlandaio o di Sandro Botticelli), nell'iconografia porta l'abito e il cappello vescovile con il bastone pastorale.
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