Rasheed Wallace
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Rasheed Wallace (nato il 17 settembre 1974) è un giocatore di basket NBA. Altezza 211 cm., peso 104 kg. circa.
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[modifica] Il college e l'anno a Washington
Wallace frequenta il prestigioso college di North Carolina University e si dichiara per i draft del 1995 dove viene scelto con la quarta chiamata assoluta dai Washington Bullets. A Washington gioca un buon anno, la sua media punti è di 10.1, ma la presenza in squadra di due stelle come Chris Webber e Juwan Howard che giocano all'incirca nel suo stesso ruolo ne limitano l'impiego e le prospettive future. Viene così scambiato ai Portland Trail Blazers nell'estate del 1996 in cambio di Rod Strickland.
[modifica] Gli anni a Portland
A Portland trova una squadra molto più competitiva rispetto a quella di Washington. Wallace diventa subito il terzo marcatore della squadra, e dopo un periodo di esitazione gli viene dato il ruolo di ala grande titolare. Nella stagione 1996-1997 per la prima volta in carriera gioca i play-off dove però i Blazers vengono eliminati al primo turno dai Los Angeles Lakers. L'anno dopo, con il nuovo coach Mike Dunleavy, il suo ruolo all'interno della squadra sale ancora, dato che il suo minutaggio sale da 30 a 37 minuti a partita. Dietro Isaiah Rider e Arvydas Sabonis è ancora il terzo marcatore di squadra. nei play-off arriva però un'altra eliminazione al primo turno, per mano sempre dei Lakers. Nella stagione corta 1998-1999 i Blazers diventano una delle potenze della Western Conference; nei play-off eliminano prima i Phoenix Suns, poi gli Utah Jazz; devono però arrendersi in finale di Conference contro i San Antonio Spurs. Per Walace questi play-off sono la consacrazione al livello di stella, dato che su un palcoscenico importante duella alla pari con gente come Karl Malone e Tim Duncan. L'anno dopo, con le aggiunte di Steve Smith e dell'esperienza di Scottie Pippen, i Blazers riprovano l'assalto alla finale NBA. In stagione regolare Wallace è il primo marcatore di squadra con 16,4 punti a partita. Nei play-off eliminano prima i Minnesota Timberwolves, poi gli Utah Jazz, e arrivano in finale di Conference ancora una volta contro i Lakers: la serie è molto combattuta e si arriva alla settima partita. All'inizio del 4° quarto i Blazers sono stabilmente avanti, ma un improvviso black-out dà la vittoria a Los Angeles per 89-84.
[modifica] Il declino dei Blazers
Per Portland è una notevole delusione. Dopo questa eliminazione i dissidi in spogliatoio e i gesti sconsiderati di alcuni giocatori aumenta. Nelle stagioni a seguire Wallace si distingue in questi atti sconsiderati, vincendo più volte la classifica NBA per il maggior numero di falli tecnici. Il talento mantiene la squadra in linea di galleggiamento, e nelle stagioni 2000-2001, 2001-2002 e 2002-2003 la squadra viene sempre eliminata al primo turno di play-off. Il gesto più sconsiderato di Wallace avviene durante una partita di regular seson quando, dopo aver avuto un litigio con un arbitro, lo aspetta a fine partita fuori dall'impianto di gioco per cercare di ottenere giustizia. A metà della stagione 2003-2004 nell'opera di depurazione dello spogliatoio dei Blazers da elementi non tranquilli, Wallace viene ceduto insieme a Wesley Person agli Atlanta Hawks in cambio di Theo Ratliff, Dan Dickau e Shareef Abdur-Rahim.
[modifica] Il cameo ad Atlanta e il titolo
In un fatto quasi unico nella storia NBA, Wallace gioca solo una partita con la maglia degli Hawks, segnando 20 punti con 6 rimbalzi e 5 stoppate. Viene poi scambiato, in un giro a tre squadra ai Detroit Pistons. Alla corte di coach Larry Brown, trova una squadra competitiva, formata dalla point guard Chauncey Billups, dalla shooting guard Richard Hamilton, dall'ala piccola Tayshuan Prince e dall' omonimo Ben Wallace. A detta di tutti Rasheed è il tassello conclusivo per la squadra. Nei play-off i Pistons eliminano prima i Milwaukee Bucks, poi in una serie combattutissima conclusasi alla settima partita i New Jersey Nets e infine nella finale della Eastern Conference gli Indiana Pacers. Arrivano così alla finale NBA, ma vi arrivano da sfavoriti, dato che devono affrontare i Lakers del quartetto Malone, Payton, O'Neal e Bryant. In una delle maggiori sorprese delle finali NBA, i Pistons vincono il titolo per 4-1.
[modifica] Le due delusioni
L'anno dopo la cavalcata dei Pistons nei play-off è simile; solo i Miami Heat provano ad ostacolare Detroit, ma la squadra di Larry Brown ha ragione della squadra di O'Neal in 7 partite. In finale incontrano gli Spurs. La serie è molto combattuta dato che entrambe le squadre sono prettamente difensiviste. In gara 5 e con la situazione appaiata sul 2-2, i Pistons potrebbero portarsi avanti 3-2 con la possibilità di avere 2 match ball a San Antonio. Nel finale punto a punto perdono forse per un errore di Rasheed che raddoppia Emanuel Ginobili, lasciando a Robert Horry la possibilità di segnare il tiro della vittoria. Tutttavia, nonostante tutti i pronostici fossero sfavorevoli, i Pistons sbancarono l'Arena di San Antonio in gara 6 e portarono la serie alla bella. In gara 7, giocatasi questa volta in Texas i Pistons devono però arrendersi ai padroni di casa. L'anno dopo in panchina non c'è più Brown, bensì Flip Saunders. Detroit compila il miglior record dell'NBA e nei play-off battono prima i Bucks poi in 7 sudate partite i Cleveland Cavaliers. In finale però, contro una squadra forte come gli Heat sorgono dei malumori poiché il coach usa spesso la difesa a zona e i raddoppi, strumenti che sono visti dai 5 titolari come dei dubbi sulle loro capacità difensive. Contro un'ottima Miami i Pistons devono arrendersi in 6 gare nonostante il fattore campo sia dalla loro.
[modifica] Tecnica e riconoscimenti
Wallace è un giocatore che riesce ad essere determinante su entrambi i lati del campo. In attacco ha ottimi movimenti sia in post basso dove ha un giro e tiro quasi immarcabile sia fuori dall'arco dei tre punti dove le sue medie di tiro sono eccellenti. L'unica cosa che forse gli manca è la continuità e la determinazioni che hanno le superstar del ruolo come Duncan e Garnett. In difesa è capace di marcare qualsiasi lungo uno contro uno, anche quei giocatori che si spostano fino oltre l'arco dei tre punti. É stato inserito nel secondo quintetto di Rookie della stagione 1995-1996. ha giocato tre All Star Game.
