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Poste Italiane - Wikipedia

Poste Italiane

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Poste Italiane S.p.A.
Image:Logo posteitaliane.gif
Tipo di società Società per azioni
Fondazione anno a luogo, paese
Slogan slogan
Sede sociale Roma, Lazio, Italia
Personaggi importanti Vittorio Mincato, Presidente
Massimo Sarmi, Amministratore delegato
Francesco Mengozzi, Condirettore generale
Settori d'attività Prodotti e servizi postali
Principali prodotti Lettere, Pacchi, Prodotti telematici, Filatelia
Filiali 140 filiali (circa 14.000 Uffici Postali)
Dipendenti 151.463 (2004)
Fatturato cifra numero (2004)
Sito Internet Sito ufficiale


Le Poste Italiane sono la più importante azienda postale italiana; una volta ente statale che gestiva in monopolio i servizi postali e telegrafici per conto dello stato, oggi sono organizzate con questo nome in società per azioni.


Indice

[modifica] Storia

[modifica] Unificazione d'Italia

Ereditando l'impostazione iniziale delle "Poste di Sardegna", il corrispondente servizio del Regno di Sardegna, dopo l'unificazione furono costituite in ente nazionale, inglobando anche le aziende di servizi postali dei regni annessi.

[modifica] Primo Novecento

All'inizio del Novecento fu creato un apposito Ministero delle Poste e Telegrafi, incaricato di dotare il territorio nazionale di una rete capillare di uffici presso i quali fosse possibile inoltrare e ricevere corrispondenza (anche telegrafica), effettuare e ricevere chiamate telefoniche e realizzare operazioni finanziarie e di gestione del risparmio; per un certo periodo, inoltre, gli uffici postali sfolsero anche il ruolo di sportello per i nascenti servizi elettrici.

[modifica] Prima Guerra Mondiale

Con lo sviluppo dell'alfabetizzazione, l'entrata in guerra (la Grande guerra o prima guerra mondiale 1915-1918) e la creazione di nuovi prodotti come i francobolli commemorativi e le cartoline, i servizi postali crebbero in importanza e frequentazione presso l'utenza, garantendo uno sviluppo anche commerciale dell'ente, che ben presto avrebbe incluso fra i suoi servizi anche la posta aerea ed avrebbe operato in contiguità del ristrutturato servizio di posta militare.

[modifica] Fascismo

Durante il fascismo il Ministero delle Poste e dei Telegrafi (cui si deve l'abbreviazione "PT") divenne un importante centro di potere, anche per la sua singolare capacità di controllo dei cittadini, messa a servizio della censura, e la rete di servizio venne potenziata con l'acquisizione e la realizzazione di strutture logistiche nuove e specializzate. Con lo sviluppo della telefonia e della radiofonia, il ministero inglobò l'Azienda di Stato per i Servizi Telefonici (A.S.S.T.) e la nascente EIAR, aziende che si affiancarono all'Ente postale nel costituire un fronte di enti statali gestori delle comunicazioni fra e verso i cittadini.

[modifica] Seconda Guerra Mondiale

Dopo il secondo conflitto mondiale 1940-1945 le Poste crebbero anche nel valore delle operazioni finanziarie, perfezionando i servizi di risparmio (con i famosi libretti), con le emissioni di titoli, ed acquisendo a scapito del sistema bancario pressoché tutti i pagamenti e le riscossioni dello Stato.

[modifica] Storia Recente

Dopo aver raggiunto un numero di dipendenti superiore a quello di altre importanti amministrazioni (ad esempio la polizia), le Poste furono oggetto di reiterati gravi sospetti di modalità clientelare delle assunzioni (anche a fini di voto di scambio). Infatti a Napoli, per esempio, l'85% dei dipendenti assunti negli ultimi tre concorsi aveva o ha un parente già dipendente dell'allora Ministero delle Poste e Telecomunicazioni.

Con la caduta dei monopoli e la liberalizzazione dei servizi, le Poste furono convertite alla formula societaria ed inserite nella libera competizione, sebbene ovviamente da subito in posizioni inerzialmente avvantaggiate e tuttora gestiscono, con un esclusiva di fatto, taluni servizi specifici.

Il piano industriale di Corrado Passera dal 1998 al 2002 realizzò un taglio del personale di 22.000 unità, in parte dovuto a un eccesso di esuberi. D'altra parte, a detta di alcuni esponenti sindacali, si è verificata una precarizzazione dei contratti dei neoassunti, casi di dimissioni per mobbing diffuso e per il super-carico di lavoro, a causa di un eccesso di tagli al personale spinto che avrebbe fatto mancare anche quote di forza lavoro necessarie.

Dal punto di vista dell'azienda, il Fondo Solidarietà ha rappresentato nel lungo termine un risparmio sul costo del lavoro, oltre ad abbassare l'età media del personale. Per 10 anni una quota statale e una trattenuta in busta paga ai neoassunti hanno finanziato gli ultimi due anni di contributi mancanti per il prepensionamento di migliaia di dipendenti. L'operazione, a costo zero per l'impresa, ha sostituito queste uscite con personale sotto i 24 anni con contratti triennali di apprendistato ([1]).

A partire dal 2005, un accordo con l'Agenzia delle Dogane ha permesso di delegare alle Poste Italiane la gestione diretta dello sdoganamento dei pacchetti provenienti dall'estero, causando l'ira di molti utenti che si sono visti tassare (con la quota fissa di 5,50€) anche pacchetti di valore inferiore alla franchigia precedentemente esistente. A partire dal 2006, è diventata poi drammatica la questione dell'importazione dei pacchi: a causa dell'inadeguatezza delle strutture allestite presso i gateway internazionali, i ritardi nelle consegne hanno cominciato ad assumere dimensioni dell'ordine di parecchi mesi, suscitando le vive proteste degli utenti del servizio e catturando l'attenzione di importanti organi di informazione. Dal novembre 2006, i diritti di sdoganamento di 5,50€, giudicati illegittimi da molte associazioni di consumatori, sono stati abrogati, e le Poste Italiane si sono impegnati a restituire le cifre versate nel frattempo.

L'Italia è stata la quarta nazione al mondo a completare il processo di privatizzazione delle poste, preceduta da Argentina, Nigeria e Nicaragua.

[modifica] Il Cap

Per approfondire, vedi la voce Codice di Avviamento Postale.

[modifica] Introduzione 1967

Nel 1967 imposero l'adozione del Codice di Avviamento Postale (C.A.P.), col quale il territorio nazionale fu suddiviso in partizioni rispettivamente identificate da un codice a 5 cifre, usato per la distribuzione meccanizzata della posta.

[modifica] Riforma 2006

Il 20 settembre 2006, Poste Italiane ha effettuato un aggiornamento per i Codici di Avviamento Postale. Le modifiche prevedono per 27 città la suddivisione in zone postali che ha portato:

  • all'inserimento delle strade di nuova istituzione (dal periodo dell'ultimo aggiornamento, ovvero dal 1997)
  • alla soppressione di CAP inutilizzati
  • alla modifica dei CAP di alcune di queste 27 città
  • alla modifica del CAP per il 10% circa delle strade esistenti

Vi è stato inoltre il cambiamento di CAP per 79 comuni e circa 2400 frazioni. Questa operazione ha fatto inoltre sparire i CAP "generici" in favore di CAP più specifici (ad esempio il CAP "generico" 00100 è stato soppresso in favore di CAP più specifici, come ad esempio 00192, 00195, ecc.). Poste Italiane ha inoltre informato l'utenza che l'aggiornamento avverrà in futuro con cadenza annuale. Ha destato proteste la decisione dell'azienda di rendere a pagamento il nuovo database contenente i CAP. Una petizione è stata creata a riguardo per abolire questi costi che arrivano ad essere di 5000 euro per un anno di licenza in caso di uso commerciale del database.

[modifica] Servizi e Prodotti

[modifica] Prodotti Postali

  • Lettere: Posta Prioritaria, Posta Raccomandata, Posta Assicurata, Postacelere 1 plus e Posta Massiva;
  • Pacchi: Paccocelere 1 plus, Paccocelere 3, Paccocelere Maxi, Pacco Ordinario e Paccocelere Internazionale;
  • Prodotti telematici: Telegramma, Fax e Raccomandata On Line;
  • Filatelia: Francobolli in genere;

La Posta Ordinaria è stata abolita con decreto ministeriale del 12 maggio 2006 (in G.U. dal 19 maggio 2006) dell'allora ministro delle comunicazioni Mario Landolfi, con un conseguente aumento tariffario da 0,45€ a 0,60€ dato dal passaggio al sistema Posta Prioritaria

[modifica] Prodotti BancoPosta

  • Conto e Carte: Conto BancoPosta, Carta Postamat Maestro, Carta BancoPosta Classica, Carta BancoPosta Ricaricabile, Carta BancoPosta Oro, INPS Card e Carta Postepay;
  • Investimenti: Fondi BancoPosta, Obbligazioni strutturate, Libretto di risparmio postale e Buoni Fruttiferi Postali;
  • Finanziamenti: Prestito BancoPosta e Mutuo BancoPosta;
  • Trasferimento Fondi: Vaglia postale, Vaglia online, Vaglia internazionale, BancoPosta MoneyGram ed Eurogiro;
  • Prodotti Assicurativi: Programma Dinamico, Postafuturo Integra, Postafuturo Accumulo, Postapresente Plus, Posteassicura Casa, Posteassicura Capofamiglia, Posteassicura Infortuni e Postaprevidenza Valore


[modifica] Voci correlate

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