Piero Bartezzaghi
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Piero Bartezzaghi (Vittuone, 1933 – Milano, ottobre 1989) è stato un enigmista italiano. Certamente è stato uno dei più grandi enigmisti in lingua italiana di ogni tempo, autore di memorabili lavori di enigmistica classica e famoso per i suoi cruciverba.
Bartezzaghi era un perito chimico[1] e ha lavorato per qualche anno alla Montecatini, posto che lasciò nel 1960 per essere assunto come redattore alla Settimana Enigmistica. Ma l'enigmistica era sempre stata la sua passione: tredicenne, inviò il suo primo cruciverba alla Domenica del Corriere; e la collaborazione con la Settimana Enigmistica iniziò due anni dopo.
A partire dagli anni cinquanta Bartezzaghi è stato il curatore di un raffinato e difficile cruciverba a schema libero pubblicato sulla Settimana Enigmistica a pagina 41, conosciuto fra gli appassionati brevemente come il Bartezzaghi. La popolarità di questo schema ha finito col superare i confini specialistici dell'enigmistica; in una commedia teatrale degli anni novanta un personaggio pronuncia la battuta "Parli difficile come il Bartezzaghi", riconoscendo l'assunzione a classico per antonomasia del celebre enigmista. Oltre all'attività di cruciverbista Bartezzaghi è stato anche un formidabile creativo nel settore dell'enigmistica "classica", autore di giochi crittografici e poetici con lo pseudonimo di Zanzibar.
Dei suoi figli, Alessandro ha seguito le orme paterne come creatore di cruciverba e redattore della Settimana Enigmistica, mentre Stefano Bartezzaghi è un affermato ludolinguista pur senza disdegnare l'eredità di Piero, e collabora con La Repubblica con la rubrica "Lessico & Nuvole". Il terzo figlio Paolo Bartezzaghi ha abbracciato il giornalismo, ed è redattore alla Gazzetta dello Sport.