Pickelhaube
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La Pickelhaube è il caratteristico elmo a punta usato dall'esercito prussiano ed imperiale tedesco dalla metà del XIX secolo alla prima guerra mondiale, quando, per esigenze legate alla guerra di trincea, fu sostituito dal più adatto "Stahlhelm".
Sembra che questo copricapo sia stato adottato dalle truppe prussiane attorno al 1842, essenzialmente per i reparti di fanteria di linea, artiglieri, dragoni e cacciatori a cavallo in sostituzione dei numerosi modelli allora in uso, risalenti al periodo napoleonico.
La Pickelhaube, nella prima versione, era un alto casco di cuoio, con visiera e coprinuca, munito di rinforzi in metallo e culminante in un puntale conico, sempre in metallo allo scopo di fornire a chi lo indossava una certa protezione dalle sciabolate della cavalleria avversaria. L'artiglieria, al posto dell'alta cuspide sommitale portava una sfera.
Nel corso degli anni subì diversi perfezionamenti, venendo alleggerito e diminuito in altezza.
Sul disegno generale di questo elmo vennero realizzati i copricapi dei reparti di corazzieri, completamente in metallo, quelli degli ulani, sormontati dal caratteristico cimiero a losanga, e dei cacciatori, che richiamavano anche il disegno dello shako napoleonico.
Altre nazioni, nell'Ottocento, si ispirarono al modello prussiano, equipaggiando le proprie truppe con alti elmi che richiamavano quelli in uso ai militari dello stato germanico. Le più importanti furono la Russia, almeno sino alla guerra di Crimea, e gli Stati Uniti, fino alle soglie della prima guerra mondiale.
È interessante notare che quest'ultimo Paese, dopo la grande guerra ha fatto praticamente sparire dalla propria iconografia militare il ricordo di questo copricapo, la cui immagine nei paesi anglosassoni è sinonimo negativo di militarismo prussiano.
In alcuni paesi scandinavi alcuni reparti militari continuano ad indossare copricapi analoghi nelle cerimonie pubbliche.