Piccolo Buddha
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 Piccolo Buddha |
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| Titolo originale: | Little Buddha |
| Paese: | Gran Bretagna, Francia |
| Anno: | 1993 |
| Durata: | 140' |
| Colore: | colore |
| Audio: | sonoro |
| Genere: | drammatico |
| Regia: | Bernardo Bertolucci |
| Soggetto: | Bernardo Bertolucci |
| Sceneggiatura: | Mark Peploe, Rudy Wurlitzer |
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| Fotografia: | Vittorio Storaro |
| Montaggio: | Pietro Scalia, Daniele Sordoni |
| Musiche: | Ryuichi Sakamoto |
| Si invita a seguire lo schema del Progetto Film | |
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«Noi pensiamo che ogni essere vivente possa reincarnarsi, ovvero rinascere a nuova vita. E ora noi pensiamo che lui possa possa essersi reincarnato qui, in vostro figlio.»
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(Lama Norbu rivolto ai coniugi Konrad a proposito di Lama Dorje.)
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Piccolo Buddha è un film del 1993 di Bernardo Bertolucci, incentrato sulla figura di Buddha e sul tema della reincarnazione, tipica del buddhismo tibetano.
[modifica] La trama
Lama Norbu, un vecchio e saggio maestro buddista, è convinto che il suo maestro, Lama Dorje, si sia reincarnato in un bambino di Seattle di nome Jesse Konrad. Con la benedizione del Dalai Lama, Lama Norbu lascia il Bhutan accompagnato dal suo brillante discepolo, Champa, e parte alla volta della metropoli americana, dove di recente il Lama Kenpo Tenzin, suo antico discepolo, ha fondato un grosso centro buddista.
Giunto a Seattle, Lama Norbu, su indicazione di Kenpo Tensin, raggiunge casa Konrad, dove conosce il piccolo Jesse, che ha otto anni, e i suoi genitori, Dean, un ingegnere, e Lisa, un' insegnante, i quali vivono un momento assai difficile per via dei soci di affari di lui, a un passo dalla bancarotta. Lama Norbu e Champa rivelano le loro teorie circa la presunta reincarnazione di Lama Dorje in Jesse, e propongono ai genitori di accompagnarlo nel regno del Bhutan affichè si possa compiere e accertare l'identificazione spirituale, in presenza del Dalai Lama.
Jesse legge con avidità e interesse smisurati il libro incentrato sulla vita e le imprese del Buddha, mentre i genitori, in un primo momento, risultano comprensibilmente un po' dubbiosi. Quando un importante socio di Dean muore in un incidente drammatico, il genitore si offre di accompagnare il figlio Jesse insieme ai maestri buddisti sul Tetto del Mondo, almeno per distrarsi dai grossi problemi finanziari e professionali che stanno per abbattersi su tutti loro.
Mentre Jesse scopre ogni giorno il fascino del mito del principe filosofo Siddartha, a Lama Norbu, che soffre di alcune malattie accentuate dall' età, giunge la notizia di altri due candidati alla reincarnazione di Lama Dorje: il primo è Raju, un bambino di Katmandu, antica capitale nepalese mentre l'altra è Gita, una bimba indiana figlia di un devoto alla causa di Lama Dorje.
I tre fanciulli, per il fatto di essersi inconsapevolmente cercati e riconosciuti in circostanze insolite, destano stupore perfino al saggio e venerabile Dalai Lama. Dopo un lungo e preciso cerimoniale, che si ripete immutato da moltissimi secoli, i tre bambini vengono identificati ciascuno come la reincarnazione di Lama Dorje, in quanto frutto di una divisione dello spirito, della mente e della parola. Ciascuno di essi non può vivere senza l'altro.
Lama Norbu muore proprio in quei giorni e, per sua espressa volontà, le sue ceneri vengono divise tra i suoi tre piccoli amici, che provvedono a spargerle ciascuno in modo diverso: Jesse in mare, Raju le sotterra e Gita le lancia in aria con un gruppo di palloncini colorati.
