Partito del Movimento Nazionalista (Turchia)
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Il Partito del Movimento Nazionalista (Milliyetçi Hareket Partisi, MHP) è un partito politico turco.
Il partito nasce negli anni '70 ad opera di Alparslan Türkeş. Da subito il MHP si caratterizza come un partito fortemente nazionalista, avverso alle minoraze etniche, in modo particolare Curdi ed Armeni, e contrario alle politiche del partito kemalista.
Nel 1980, sotto la guida di Kenan Evren, il partito, come molti altri, venne bandito dai militari e costretto allo scioglimento. Nel 1983, il partito venne rifondato con il nome di Partito dell'Impegno Nazionalista (Milliyetçi Çalışma Partisi) e nel 1992 riacquistò il nome originario. Dopo la morte di Türkeş e sotto la guida di Devlet Bahçeli il partito assunze posizione più moderate ed accentuò la sua componente laica. Ciò provocò la frattura con la componente filo-islamica, che diede vita al Partito della Grande Unione, che, però, a cusa della concorrenza del Partito per la Giustizia e lo Sviluppo, islamico-conservatore, ha ottenuto alle elezioni del 2002 appena l'1,1% dei voti.
Alle elezioni del 1999, il MHP, grazie alla cattura ed all'estradizione dall'Italia del leader curdo Öcalan, ottenne una grande visibilità per le sue battaglie nazionaliste e, con il 18% dei voti, divenne il secondo partito ed entrò in un governo formato con il Partito della Madrepatria e il Partito della Sinistra Democratica. Nelle politiche del 2002, con l'8,3% il MHP non è riuscito a superare lo sbarramento elettorale del 10%. In Turchia, infatti è in uso un sistema proporzionale con uno sbarramento molto alto. L'eliminazione di tale sbarramento, considerato anti-democratico, è uno dei parametri richiesti dall'Unione Europea alla Turchia per la sua adesione alla stessa.