Ordine dorico
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Questa voce è solo un abbozzo (stub). Se puoi, contribuisci adesso a migliorarla secondo le convenzioni di Wikipedia. Per l'elenco completo degli stub riguardanti l'architettura, vedi la relativa categoria.
L' ordine dorico è il primo e il più antico degli ordini architettonici greci. Fu largamente impiegato nell'entroterra greco e nelle colonie greche in Italia.
In questo ordine sono costruiti tutti i templi della Magna Grecia e alcuni degli edifici più importanti della Grecia stessa, fra cui il Partenone nell' Acropoli di Atene.
La colonna dorica non presenta una base, ma poggia direttamente sullo stilobate, cioè sulla piattaforma superiore della base del tempio, circondata da gradoni (crepidoma) in genere tre.
Il fusto della colonna è rastremato verso l'alto, per evidenziare la contrapposizione di forze tra il capitello e l'architrave. Inoltre il fusto presenta delle scanalature poco profonde unite a spigolo vivo che esprimono una spinta ascendente e accentuano l'effetto chiaroscuro.
Il capitello dorico era formato dall' echino, una specie di "cuscinetto rigonfio", su cui poggiava l' abaco, che ha la forma di un parallelepipedo a base quadrata.
Sopra il capitello si trova la trabeazione.
Dal basso verso l'alto, in questo ordine essa è composta da un'architrave liscia e continua, un fregio, suddiviso alternativamente in metope (b), spazi rettangolari che potevano essere lisci, scolpiti o dipinti, e triglifi (a), rettangoli solcati verticalmente. Al di sotto di questi erano presenti delle decorazioni cilindriche (d).
Al di sopra della trabeazione è presente la cornice che racchiude il frontone, uno spazio triangolare scolpito. La cornice è formata da un géison orizzontale poggiante sulla trabeazione (e), e uno inclinato poggiante sul frontone. Su di questo posa una sìma (f).
La copertura dell'edificio era solitamente in tegole chiuse, talvolta in marmo. Il tetto era fornito di grondaia decorata per lo scarico delle acque piovane.
[modifica] Accorgimenti visivo-architettonici
![Colonne superstiti del Tempio Dorico a Taranto](../../../upload/thumb/7/77/Colonne_Doriche_Taranto.jpg/175px-Colonne_Doriche_Taranto.jpg)
Numerosi sono gli accorgimenti visivi utilizzati nell’ordine dorico dagli architetti greci, che volevano rendere la visione dei loro templi più armoniosa e perfetta. Per primo le colonne sono provviste a circa un terzo del loro fusto, di un lieve rigonfiamento detto entasi o rastremazione, che impediva alla colonna di sembrare innaturalmente sottile. Le colonne stesse, inoltre, non sono mai perfettamente verticali, ma presentano una leggera inclinazione verso l’interno o, nel caso delle quattro d’angolo, verso le diagonali alla base del tempio. Questo artificio serve a controbilanciare il senso di oppressione che si proverebbe di fronte a una colonna che, se perfettamente verticale, parrebbe invece pendere verso di noi. Un ultimo accorgimento è quello che riguarda lo stilobate, che è leggermente convesso al fine di dare la sensazione di essere invece perfettamente orizzontale: se fosse orizzontale, infatti, la presenza della massiccia serie di colonne darebbe origine a un illusione ottica che, al contrario, lo farebbe sembrare concavo.
[modifica] Voci correlate
Architettura | ![]() |
Storia dell'architettura · Discipline architettoniche · Elementi architettonici · Teoria architettonica · Arredamento | |
Architetti · Opere architettoniche · Premi di architettura |