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Utente:Masque - Wikipedia

Utente:Masque

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Partiamo dal nickname. Perché Masque? La scelta di questo nome, è abbastanza ironica. Parte tutto da Luigi Pirandello, dalla sua idea riguardo le maschere indossate dalle persone. “Tutti indossiamo una "maschera", conforme a ciò che da noi si aspettano gli altri e che noi ci siamo imposti.” Credo che l'averlo stuaidato a scuola, sia stata una delle cose che mi hanno maggiormente influenzato (anche se, attualmente, non riuscirei a sopravvivere ad un'interrogazione, se qualche insegnante decidesse di torchiarmi! :-D). Se ci si pensa, questa idea della maschera, viene ancora più accentuata da un media come la rete. Grazie alla pseudo-anonimità che chiunque ha la sensazione di avere, passare da un personaggio all'altro, è solo questione di volontà. …ed ecco l'ironia del nome Masque: l'ammissione di non essere me stesso (quello che credo di essere) o qualunque personaggio decida (consciamente o meno), ma una maschera.

La maschera è, al tempo stesso, mutevole e statica: la sua essenza rimane sempre quella di maschera, ma il sé di chi la indossa, cambia in continuazione, ed il suo aspetto, muta di conseguenza. È un recipiente che viene riempito. Ma quando è la maschera stessa ad essere un personaggio, cosa succede?

Diventa come una sorta di nastro di Möbius che si avvolge su se stesso, oppure come il dipinto di Escher in cui due mani si disegnano l'un l'altra. L'idea di usare la parola “Masque”, mi è stato suggerito dal nome dell'album del ProjeKct Three (un progetto parallelo ai King Crimson). “Maschera” mi sembrava banale e non mi piaceva il suono della parola. “Mask” sarebbe stato troppo 'duro' graficamente.

Pirandello è stato, probabilmente, anche il moto scatenante che mi ha fatto interessare alla psicologia ed al teatro, come conseguenza dell'interesse verso la psicologia. So che è strano e che sarebbe stato più logico il contrario. :-)

Ho un idea molto severa di “arte”, che ritengo la forma più elevata di conoscenza ed espressione. L'arte pura, secondo me, deve essere più di un concentrato di concetti ed emozioni. Deve essere una forma espressiva su più livelli, che possa elevare chi la crea e chi ne fruisce, indipendentemente dal proprio bagaglio culturale. Deve portare conoscenza e farsi assimilare anche al più basso livello (al di sotto del livello di coscienza). Perché questo accada, c'è bisogno anche della collaborazione dell'osservatore, che deve mantenersi “ingenuo” ed abbastanza aperto da accettare senza pregiudizi ciò che sente. So che la mia è un idea molto restrittiva, ed esclude inevitabilmente buona parte di ciò che il senso comune considera arte. Nella maggior parte dei casi, non sopporto quando si cerca di far passare per arte qualcosa che è solo “intrattenimento”. A causa di questo, sono spesso parecchio critico verso musica, testi, o film. Tengo a precisare che mi piace molto, moltissimo, anche il semplice intrattenimento! ;-)

Sono solito farmi parecchie elucubrazioni mentali, influenzato anche da alcuni studi riguardo la filosofia della mente e la psicologia della gestalt, riguardo a temi quali l'identità, la percezione, ed il legame o le connessioni con “l'altro”. Sono stato molto influenzato dalla teoria della mente estesa, dai sistemi dinamici complessi (teorie, queste due, con le quali condividevo inconsapevolmente parecchie idee) e recentemente, dalla psicologia della gestalt.

Sono una persona inquieta. Sia internamente che esteriormente. Tendo a cambiare molto spesso d'aspetto. Dal colore dei capelli, al taglio, all'abbigliamento. Spesso sono solo combinazioni di pochi elementi, ma mi piace vedere come dei piccoli cambiamenti possano modificare la percezione del complesso.

Caratterialmente, penso di tendere ad una sorta di “anarchia ordinata”. Sono convinto che il buon senso debba avere la priorità su qualsiasi legge e gerarchia (immaginate la felicità dei miei datori di lavoro… :-P), e che ognuno debba fare la propria parte, quella che ritiene più opportuna, preoccupandosi solo del proprio rapporto con il prossimo e di migliorare se stessi. Un po' come il “Do what thou wilt shall be the whole of the Law” di Aleister Crowley che, sotto un certo punto di vista, è molto più positivo e meno “egoistico” di quello che spesso si tende a pensare. Questo, perché “il complesso”, cioè l'evoluzione dell'uomo e della società, allo stesso modo in cui avviene in natura, si auto-organizza, quasi sia un'emergenza. Politicamente, credo di collocarmi abbastanza al di fuori dai canoni. Mi capita, talvolta, di litigare con chi ha idee conservatrici, ma ancora più spesso con persone di sinistra, che dovrebbero essere di mentalità più moderna. …e non c'è nulla di peggio che far intuire ad una persona di sinistra, che ritieni le sue idee vecchie e retrograde!! Non ve lo auguro proprio!! ;-)

Passando alle cose meno interessanti, sono iscritto alla facoltà di “Scienze e tecniche di psicologia cognitiva applicata”, lavoro come responsabile tecnico ed amministratore di rete presso un-ente-che-non-nominerò-su-queste-pagine. Sono vegetariano, ma di quelli che non rompono le scatole se ti vedono mangiare un panino con la mortadella. “Do what thou wilt…”, no? ;-) Qualche anno fa, suonavo la chitarra elettrica in un gruppo di death metal. Purtroppo, non siamo mai riusciti ad uscire dalla sala prove (non che ci avessero chiuso a chiave!! :-P). In effetti, non è che fossimo poi dei mostri. :-) Ormai, non suono più da qualche anno. Attualmente, faccio l'attore (apprendista) nella Compagnia dell'Attimo, una compagnia teatrale. Sono appassionato di informatica, sistemi operativi alternativi (in particolare Linux e BeOS), Macintosh, musica “strana”, controcultura e psichedelia, film horror d'annata, surreali, cervellotici e di fantascienza. Tendo a vedere tutto con una certa dose di ironia che, spesso, uso anche come facciata per dei discorsi piuttosto seri, oppure come forma di autodifesa.

Detto tutto? Non so… Comunque, mi sono stufato di scriv

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