Mario Martone
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Mario Martone (Napoli, 20 novembre 1959) è un regista teatrale e cinematografico italiano.
Inizia la sua carriera artistica nel teatro e nel 1979 fonda la compagnia teatrale Falso Movimento. Dal 1999-2001 ha ricoperto la carica di direttore artistico del Teatro Argentina di Roma. Dal 2003 è condirettore dell'Associazione Teatro Stabile di Napoli.
L'esordio alla regia è del 1980 con il cortometraggio "Foresta Nera". Dopo 12 anni, nel 1992, si rivela al grande pubblico con il suo primo lungometraggio: Morte di un matematico napoletano, storia del matematico Renato Caccioppoli che gli vale il Gran premio della giuria alla Mostra di Venezia. Tre anni dopo realizza il suo secondo film: L'amore molesto, in concorso al Festival di Cannes e vincitore del David di Donatello. Il cinema di Martone è aspro, essenziale, diretto.
Nel 1997 dirige l'episodio "La salita" del film I vesuviani, che gli vale elogi ma anche una coda di polemiche (e di interrogazioni parlamentari): il personaggio del sindaco impegnato a governare una città difficile come Napoli si ispira infatti chiaramente ad Antonio Bassolino. Nel 1998 gira il lungometraggio Teatro di guerra.
Partecipa nel 2001 all'esperienza registica collettiva del film Un altro mondo è possibile, girato in occasione delle giornate di protesta durante la riunione del G8 a Genova.
Nel 2004 dirige un film tratto da un romanzo di Goffredo Parise, L'odore del sangue, con Michele Placido e Fanny Ardant.