Mario De Micheli
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Mario De Micheli (Genova, 1 aprile 1914 – Milano, 17 agosto 2004) è stato uno scrittore e critico d'arte italiano.
Sostenitore dell'avanguardia nell'ambito delle arti figurative, nel 1938 si trasferì a Milano dove prese parte al gruppo di Corrente, di chiara ispirazione antifascista. Fondò varie riviste d'arte e organizzò numerose mostre nazionali e internazionali. Per anni e anni è stato critico d’arte del giornale l'Unità. Suo è il merito di aver fatto conoscere in Italia importanti poeti ungheresi e rumeni. È deceduto a Milano ed è sepolto a Trezzo d’Adda, comune d'origine della madre.
[modifica] Bibliografia
- Realismo e Poesia (1944)
- La protesta dell'Espressionismo (1944)
- Courbet (1954)
- Kathe Kollwitz (1954)
- Scultura italiana del dopoguerra (1958)
- Le Avanguardie artistiche del Novecento (1959)
- Evidenza di Picasso (1962)
- Evidenza di Guttuso (1963)
- Siqueiros (1968)
- Manzù (1971)
- Manifesti della seconda guerra mondiale (1972)
- Manifesti rivoluzionari (1973)
- La matrice ideologico-letteraria dell'eversione fascista (1977)
- Scultura italiana del Novecento (1981)
- Il disagio della civiltà e le immagini (1982)
- L'arte fra anarchia, fascismo e rivoluzione (1984)
- La scultura (1987)
- Le circostanze dell'arte (1987)
- La fuga degli Dei (1989)
- La scultura dell'Ottocento (1993)