Marco Livio Druso (padre)
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Marco Livio Druso, detto il censore per distinguerlo dall'omonimo figlio (Marco Livio Druso detto il tribuno) fu fatto tribuno della plebe dal Senato allo scopo di opporsi alle riforme agrarie di Gaio Sempronio Gracco. Per fare questo propose la creazione di 12 colonie in ognuna delle quali insediare 3.000 coloni provenienti dalle classi più povere e di alleggerire la tassa sulla proprietà. Affermò anche che gli socii latini non avrebbero dovuto essere maltrattati dai generali romani, controbattendo in questo modo all'idea di Gracco di voler riconoscere loro la piena cittadinanza romana.
Queste proposte sono passate alla storia col nome di Leges Liviae, che però non furono mai messe in pratica, perché il Senato voleva solo incinare la forza e il potere di Caio Gracco. Il piano ebbe successo e così Druso riuscì a porre il veto alla riforma graccana.
Druso divenne poi console nel 112 a.C. e combatté in Macedonia, dove sconfisse gli Scordisci, scacciandoli dalla Tracia e spingendoli al di là del Danubio. Nel 109 a.C. fu eletto censore insieme a Marco Emilio Scauro, ma morì l'anno successivo (108 a.C.).