Lucio Fontana
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Lucio Fontana (Rosario di Santa Fè, Argentina, 19 febbraio 1899 - Comabbio (VA) 7 settembre 1968) è stato un pittore e scultore italiano, fondatore del movimento spazialista.
Sin dal 1949, infrangendo la tela con buchi e tagli, egli superò la distinzione tradizionale tra pittura e scultura. Lo spazio cessò di essere oggetto di rappresentazione secondo le regole convenzionali della prospettiva. La superficie stessa della tela, interrompendosi in rilievi e rientranze, entrò in rapporto diretto con lo spazio e la luce reali.
Le sue tele monocromo, spesso dipinte a spruzzo, portano impresso il segno dei gesti precisi, sicuri dell'artista che, lasciati i pennelli, maneggia lame di rasoio.
Tutto è giocato sulle ombre con cui, specie la luce radente, sottolinea le soluzioni di continuità.
Nato in Argentina, dove visse fino a sei anni e tornò durante la seconda guerra mondiale, Fontana giunse alla sua poetica meditando la lezione del barocco, in cui, come egli scrisse le figure pare abbandonino il piano e continuino nello spazio.
Del movimento spazialista egli fu non solo il fondatore, ma il solo valido rappresentante, presto affermato anche sul piano internazionale.
Come gesti apertamente provocatori vanno intese certe sue tele monocrome che, quali i buchi ed i tagli, scandalizzarono il pubblico anche per l'apparente facilità con cui sembra possibile rifarle.
Numerosi furono infatti i falsari, ma pochi con un segno altrettanto sicuro. Fontana, per cautelarsi, scrisse sul retro di ogni tela frasi insensate, semplice appiglio per una perizia calligrafica.
[modifica] Opere
- Il cielo di Venezia
- Mezzogiorno a Piazza San Marco
- Concetto spaziale, Venezia d'argento (1961)
- Concetto spaziale, Attese (1963)