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London Calling - Wikipedia

London Calling

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

London Calling
Artista The Clash
Tipo album Studio
Pubblicazione 14 dicembre 1979
Durata 64 min: 59 sec
Dischi 1 CD (doppio vinile)
Tracce 19
Genere Rock
Etichetta Epic
Produttore Guy Stevens
Registrazione ai Wessex Studios, 1979
Note Ristampato il 25 gennaio 2000 (rimasterizzato), e il 21 settembre 2004 (25th Anniversary Legacy Edition)
Premi
Dischi di platino 1
Dischi d'oro 1
The Clash - cronologia
Album precedente
Give 'em enough rope
1978
Album successivo
Sandinista!
1980
Si invita a seguire lo schema del Progetto Musica

London Calling è un album doppio dei the Clash uscito nel 1979, con il quale il gruppo si impose negli Stati Uniti, proprio nell'anno della morte di Sid Vicious.

Il disco presenta una notevole complessità compositiva e mescolanza dei generi: possiamo trovare canzoni marcatamente punk, come London Calling, o pezzi ska, come Rudie Can't fail, insieme a brani rock'n'roll come Lost in the supermarket; altri generi tra cui spazia l'album sono il reggae, rockabilly, rhythm and blues, jazz.

L'album si compone di 19 brani, di Joe Strummer e Mick Jones, tranne The Guns of Brixton di Paul Simonon, Brand New Cadillac di Vince Taylor e Revolution Rock di Jack Edwards e Danny Ray.

London Calling compare nella lista dei 500 migliori album secondo Rolling Stone alla posizione numero 8, considerato sempre da Rolling Stone come il migliore album degli anni '80, pur essendo uscito nel dicembre 1979. Il disco ha inoltre guadagnato un disco d'oro (4 dicembre 1991) [1] ed uno di platino (14 febbraio 1996) [1].

Indice

[modifica] Tracce

  1. London Calling - 3:20
  2. Brand New Cadillac - 2:08
  3. Jimmy Jazz - 3:54
  4. Hateful - 2:44
  5. Rudie Can't Fail - 3:29
  6. Spanish Bombs - 3:18
  7. The Right Profile - 3:54
  8. Lost in the Supermarket - 3:47
  9. Clampdown - 3:49
  10. The Guns of Brixton - 3:09
  11. Wrong'em Boyo - 3:10
  12. Death or Glory - 3:55
  13. Koka Kola - 1:47
  14. The Card Cheat - 3:49
  15. Lover's Rock - 4:03
  16. Four Horsemen - 2:55
  17. I'm Not Down - 3:06
  18. Revolution Rock - 5:33
  19. Train in Vain - 3:09

[modifica] Formazione

[modifica] Gruppo

[modifica] Altri musicisti

  • Mickey Gallagher – organo
  • The Irish Horns – fiati

[modifica] La produzione

Per approfondire, vedi la voce London Calling: 25th Anniversary Edition.

I primi lavori per l'album sono iniziati dopo il tour negli Stati Uniti successivo all'uscita di Give 'em enough rope. I Clash, dopo aver rotto con Bernie Rhodes ed aver conseguentemente perso lo studio, hanno iniziato le prove al "Vanilla", uno studio prove di Londra. Lì, in una atmosfera giocosa ed intensa, hanno iniziato a produrre le prime nuove canzoni.

La successiva produzione ai Wessex Studio della CBS, da parte di Guy Stevens, è stata particolarmente agitata, grazie all'esuberanza di Guy che manteneva alta la tensione per ottenere maggiore impegno e migliori risultati.

Molti retroscena sulla produzione dell'album sono stati raccolti (testimonianze, video etc.) nell'ultima ristampa in box, London Calling: 25th Anniversary Edition.

[modifica] La copertina

La copertina del vinile di London Calling, poi ripresa dalle successive edizioni su CD, è celebre per la fotografia di Paul Simonon che spacca il basso sul palco e per la grafica che riprende, in chiave ironica, il primo album di Elvis Presley. Il simbolismo è chiaro, l'album di Presley fu il primo album rock and roll suonato da un bianco, nella foto appare con la chitarra in posizione alta, mentre l'album dei Clash (album capolavoro del rock, probabilmente l'apice della loro carriera) mostra Simonon con il basso che sta per essere schiantato a terra.

La foto di Simonon è spontanea, fu scattata durante un concerto deludente. Quella che fu probabilmente l'unica rottura di strumenti sul palco da parte dei Clash fu prontamente fissata su pellicola da Pennie Smith, fotografa al seguito dei Clash.

[modifica] Riferimenti

  1. 1,0 1,1 Fonte RIAA, riaa.com
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