Libro d'artista
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Il libro d'artista nasce, nell'accezione più diffusa e condivisa, con le Avanguardie storiche del Novecento ed in particolare con il Futurismo. Fortunato Depero fu tra i primi autori Futuristi a creare 'libri d'Artista' che ora sono visibili al GAM di Rovereto (TN) con molti altri esempi di arti -'pure' ed applicate- di quel movimento tutto italiano che fece capo a Filippo Tommaso Marinetti.
Si sostanzia in 'pezzi unici', o numerati in serie limitate a pochissimi esemplari, realizzati con tecniche miste tra le quali primeggia il collage che si alterna a parti stampate con caratteri tipografici ed a pagine -o frammenti di esse- tratte dalla quotidianità e dal mondo della pubblicità.
Emilio Isgrò negli anni sessanta presentò in Gallerie d'Arte ed alla Biennale di Venezia, nel 1964, opere concettuali in forma di 'libro d'artista' dove l'operazione consiste nella cancellazione di alcune parole o intere righe con forti tratti neri che rendono quasi illeggibile il testo originale dello scrittore-autore del libro. Questa ed altre operazioni apparentemente 'distruttive' del lavoro creativo altrui, non hanno mai intento offensivo ma tendono ad una decontestualizzazione per cercare un 'senso diverso' ad una stessa opera, in linea con le tracce che il Dadaismo ed in particolare Marcel Duchamp lasciarono in eredità dal secondo decennio del XX secolo. Queste operazioni di letterale destrutturazione degli 'originali' spesso hanno contribuito a riportare l'attenzione del pubblico sulle 'parole' e sulle 'immagini' restituendo ad esse il proprio senso, letterale o simbolico.
Il libro d'artista è anche parte integrante dell'Arte postale e viene inteso come 'oggetto' ed insieme 'luogo di cultura' per l'artista e per il fruitore: questa la teoria proposta dalla storica dell'arte Daniela Palazzoli in pubblicazioni note e condivisa dal mondo dell'arte visuale e concettuale. Attuale ed interessante il parallelismo proposto tra libro post-tipografico ed i testi e supertesti che il Web ci mette a disposizione, recuperando un'esperienza sensoriale e non soltanto audio-visiva.
Particolarmente in Francia ed in Belgio sono diffuse le realizzazioni di libri d'artista con parti che riutilizzano materiali esistenti ed altre confezionate con ricami su tessuti o cartoncini colorati, con risultati naif molto decorativi e personalizzati.