La finta giardiniera
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La finta giardiniera | |
Lingua originale: | italiano |
Genere: | Opera buffa |
Musica: | Wolfgang Amadeus Mozart |
Libretto: | Giuseppe Petrosellini? [1] |
Fonti letterarie: | testo di Ranieri de' Calzabigi |
Atti: | tre |
Epoca di composizione: | Settembre 1774 - gennaio 1775 (19 anni) |
Prima rappresentazione: | 13 gennaio, 1775 |
Teatro: | Salvatortheater, di Monaco di Baviera |
Personaggi:
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Le finta giardiniera è un'opera buffa musicata da Wolfgang Amadeus Mozart all'età di 19 anni (EK 196).
L'opera fu commissionata a Mozart dal principe elettore bavarese Massimiliano III e venne rappresentata nella stagione di carnevale del 1775.
Il libretto, il cui autore si presume sia Giuseppe Petrosellini, è basato su un testo di Ranieri de' Calzabigi, che era stato messo in musica già dal compositore napoletano Pasquale Anfossi: pare che Mozart non fosse particolarmente entusiasta di questo libretto, ma lo accettò senza apportarvi particolari modifiche.
La prima rappresentazione dell'opera ottenne un grande successo, ma a causa della malattia della prima donna ci furono soltanto due repliche.
[modifica] Organico orchestrale
- Archi, flauti, oboi, fagotti, corni, trombe, timpani.
- Basso continuo (cembalo e violoncello) nei recitativi.
[modifica] Sinopsi
Atto primo
L'opera si apre con i preparativi per le nozze tra il Contino di Belfiore e Arminda, nipote del podestà di Lagonegro, Don Anchise. Belfiore era fuggito da Milano, credendo di aver ucciso l'amata marchesa Violante, ma questa è ancora viva e, travestita da giardiniera con il nome di Sandrina, è entrata al servizio del podestà, insieme con il servo Roberto, anch'egli sotto le spoglie di un giardiniere con il nome di Nardo. Il podestà è innamorato della "finta giardiniera" (Violante, sotto il falso nome di Sandrina); Ramiro ama invece invano Arminda. Violante sta cercando in incognito, insieme al servitore Nardo, il contino Belfiore che un anno prima l’aveva pugnalata e abbandonata, credendola morta. Nardo è innamorato di Serpetta, che però mira alla mano del podestà. Completa il quadro l’amante di Arminda, che si rivela essere proprio il contino Belfiore. Sconvolta dalla notizia, Violante sviene: Belfiore, che pure l’ha riconosciuta, nega di averla mai incontrata e l’atto finisce nella confusione totale.
Atto secondo
Nella casa del podestà, Arminda esprime il suo amore per Belfiore, mentre Nardo corteggia Serpetta. Sandrina e Belfiore si incontrano, e la ragazza racconta al contino la sua finta morte. Giunge allora Ramiro, con un ordine d’arresto a carico di Belfiore per l’assassinio di Violante: il cavaliere spera infatti di rendere disponibile Arminda eliminando il rivale. Sandrina lo difende, svelando la sua vera identità nello stupore generale. Poco dopo la ragazza viene però abbandonata dalla gelosa Arminda in un bosco oscuro: appena appresa la notizia, gli uomini si precipitano al soccorso. Solo grazie alla lampada portata da Ramiro sarà possibile rintracciarla, mentre la presenza di un gran numero di personaggi in una buia caverna genera equivoci a non finire.
Atto terzo
Il podestà è ormai incredulo davanti all’accaduto, mentre Arminda insiste nei suoi propositi matrimoniali. La scena ritorna nel giardino, dove Belfiore e Sandrina, risvegliatisi dal sonno, giurano di non lasciarsi mai più. A quel punto Ramiro e Arminda rinnovano il loro legame, mentre Serpetta si consolerà con Nardo.