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Imperatrice Matilda - Wikipedia

Imperatrice Matilda

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Dinastia Reale Inglese
Normanni

Guglielmo I
Figli
   Roberto il Corto
   Guglielmo Rufus
   Adela di Blois
   Enrico il Chierico
Guglielmo II
Enrico I
Figli
   Imperatrice Matilda
   Guglielmo Adelin
   Roberto, 1° Conte di Gloucester
Stefano I

L'Imperatrice Matilda, conosciuta anche come Empress Matilda o Empress Maud (castello di Sutton Courtenay, Berkshire, Inghilterra, 7 febbraio 1102 - abbazia di Notre-Dame-du-Pré, Rouen, Normandia, Francia, 10 settembre 1167), fu imperatrice del Sacro Romano Impero e aspirante al trono di Inghilterra.

Indice

[modifica] Figlia del re di Inghilterra Enrico I e imperatrice come moglie di Enrico V

Figlia del re Enrico I d'Inghilterra e di sua moglie Matilda di Scozia (Edith, figlia del re Malcom III di Scozia, che prese il nome di Matilda al momento del matrimonio), fu battezzata con il nome di Adelaide.

Per le politiche di alleanza del padre, nel 1110 venne promessa in sposa all'età di 7 anni all'imperatore di Germania Enrico V, presso la cui corte venne inviata per esservi allevata, prendendo il nome di Matilda (o Maud). Il matrimonio avvenne nel 1114, e nel 1117 fu incoronata a Roma insieme al marito come imperatrice, titolo che tenne a mantenere per tutta la vita. Nel 1125 Enrico V morì lasciandola vedova e senza figli. A causa probabilmente della sua sospetta sterilità non le fu data la possibilità di reggere l'impero e trasmetterlo ad un futuro secondo marito, e pertanto tornò in Inghilterra alla corte del padre.

[modifica] Erede al trono di Inghilterra e contessa di Angiò

Nel 1120 era morto in naufragio il fratello Guglielmo, legittimo erede al trono, poco dopo il suo matrimonio con Isabella d'Angiò, figlia del conte Folco V d'Angiò. In mancanza di altri figli legittimi maschi, il padre Enrico I aveva chiesto prima al nipote Stefano, conte di Blois e figlio della propria sorella Adela e quindi all'assemblea dei baroni di giurare fedeltà alla figlia come erede al trono nel 1127. Matilda venne quindi data in sposa nel 1128 al figlio ed erede del conte Folco V d'Angiò, Goffredo Plantageneto, assai più giovane di lei, il cui soprannome derivava dal fiore di ginestra nel suo emblema (planta genista) che diede poi il nome alla dinastia dei re inglesi. Dal matrimonio nacquero tre figli, di cui il primo fu Enrico, nato il 5 marzo 1133, il secondo Goffredo VI d'Angiò, poi Conte di Nantes, nato nel 1134, e il terzo Guglielmo, conte di Poitou, nato nel 1136.

[modifica] La lotta con Stefano I d'Inghilterra e l'Anarchia inglese

Alla morte del padre Enrico I nel 1135, i baroni elessero come re Stefano di Blois il cugino di Matilda, ritenendosi svincolati dal giuramento fatto, nel quale era stata posta come condizione, non rispettata dal re, di dare il proprio consenso al suo matrimonio. Matilda, incinta del terzo figlio, non poté recarsi subito in Inghilterra, e fece inutilmente ricorso al papa Innocenzo II per il giuramento violato. Si aprì dunque in Inghilterra un periodo di guerre e contese, conosciuto come l'" Anarchia inglese".

Nel 1139 mentre il marito Goffredo d'Angiò si incaricò della conquista della Normandia, dove ottenne il soprannome di "the Fair Count" ("il Conte Leale"), Matilda sbarcò in Inghilterra con un esercito e con l'appoggio del re di Scozia David I, suo zio (terzo dei figli di Malcom III, fratelli della madre di Matilda, a salire al trono), di alcuni baroni scontenti della debolezza di Stefano, e soprattutto del fratellastro Roberto di Gloucester, figlio illegittimo di Enrico I. A Stefano andò invece l'appoggio del clero inglese, per la forte influenza esercitata dal fratello, il vescovo di Winchester Enrico di Blois.

L'esercito di Matilda ottenne inizialmente successi parziali, soprattutto nell'Inghilterra occidentale e i baroni spesso cambiarono bandiera per ottenere maggiori benefici. Nel 1141, nella battaglia di Lincoln l'esercito di Stefano fu sconfitto e il re stesso venne catturato, ma ottenne salva la vita promettendo di riconoscere la cugina come regina e di andare in esilio nei propri possedimenti francesi. Matilda, che teneva Stefano prigioniero a Bristol, fu formalmente accolta dal vescovo Enrico di Blois, fratello del re deposto, nella cattedrale di Winchester come "Lady of the English" (o "Signora degli Inglesi"), ed era stata riconosciuta regina di Inghilterra da un concilio tenutosi nella stessa Winchester.

Poco prima dell'incoronazione come regina nell'abbazia di Westminster, tuttavia, sembra che Matilda respingesse le richieste di una delegazione del Comune di Londra per la conferma dei privilegi della città. Ne nacque una rivolta e Matilda dovette fuggire. Poco dopo Roberto di Gloucester fu preso prigioniero e in cambio della sua liberazione di Roberto, Matilda fu costretta a liberare Stefano: questi tornò a Londra e fu nuovamente incoronato re. L'anno seguente Matilda era sotto assedio a Oxford, da dove riuscì a scappare a Wallingford (si dice nella neve con un mantello bianco).

La guerra civile proseguì senza risultati fino alla morte di Roberto di Gloucester nel 1147 e l'anno successivo Matilda cedette i propri diritti al primogenito Enrico (il futuro Enrico II d'Inghilterra) e fece ritorno in Normandia, dove nel frattempo il marito Goffredo Plantageneto aveva ricevuto ufficialmente il titolo di duca nel 1144.

[modifica] Il figlio Enrico II d'Inghilterra

Gli avvenimenti seguenti ebbero come protagonista il figlio primogenito di Matilda, Enrico, che seguì i consigli della madre ed ebbe inizialmente il soprannome di "Fitzempress" o "Figlio dell'Imperatrice". Goffredo nel 1150 abdicò al ducato a favore del figlio, mantenendo per sé la contea di Angiò. Dopo la morte di Goffredo, l'anno seguente, Enrico divenne anche conte di Angiò. Nel 1152, su consiglio della madre, sposò Eleonora d'Aquitania, assai maggiore di età, non appena fu stato dichiaro nullo il matrimonio di lei con il re di Francia Luigi VII: in tal modo acquisì i territori di cui la moglie era erede.

Sconfitto Luigi VII, che aveva tentato di invadere la Normandia, nel 1153 Enrico sbarcò in Inghilterra con un potente esercito, ottenendo di essere riconosciuto da Stefano come erede al trono di Inghilterra (trattato di Wallingford, al posto del figlio di costui Eustachio (sposato a Costanza, sorella del re Luigi VII di Francia). Eustachio morì poco dopo e l'accordo venne solennemente ratificato (trattato di Winchester). Dopo la morte di Stefano nel 1154 Enrico divenne re di Inghilterra dando origine alla dinastia dei Plantageneti.

Dopo il trasferimento del figlio Enrico in Inghilterra come nuovo re, Matilde si ritirò nell'abbazia di Notre-Dame-du-Pré, a Rouen, dove il figlio continuò ad andarla a trovare per ottenerne consigli politici, e qui morì nel 1167. L'epitaffio sulla sua tomba, a Rouen, recita: "Qui giace la figlia, moglie e madre di Enrico, grande di nascita, più grande per matrimonio, ma grandissima nella maternità".

Nonostante il peso avuto nelle vicende che portarono al trono Enrico II, i cronisti inglesi contemporanei, la dipinsero come una donna bisbetica e arrogante, che non sapeva stare al proprio posto. I cronisti appartenevano tuttavia alla corte di Stefano I e, in modo analogo alla nuora Eleonora di Aquitania, la sua figura risentiva della concezione dell'epoca, secondo la quale le donne non avrebbero dovuto pretendere di avere un ruolo politico attivo.

[modifica] Bibliografia

  • (EN) Marjorie Chibnall, "The empress Matilda. Queen Consort, Queen Mother and Lady of the English", 1992 (ISBN: 0631190287) e 1993 (ISBN: 0631157379)

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