Hisham ibn Abd al-Rahman
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Hishām ibn ʿAbd al-Rahmān (788 d.C. - 796 d.C.), detto al-Ridāʾ ("di cui si è soddisfatti"), fu il secondo Emiro indipendente di al-Andalus.
Succeduto al padre ʿAbd al-Rahmān I, il suo regno fu assai meno agitato di quello del padre, continuamente assorbito dalle preoccupazioni e dalle cure civili e militari che gli erano derivate dalla sua opera di edificazione del proprio dominio, tanto contro gli avversari interni quanto contro i nemici esterni.
L'assunzione di potere avvenne ai danni del fratello Sulaymān ma sembra che lo stesso loro padre avesse decretato che a prendere il suo posto sarebbe stato quello dei due figli che fosse arrivato più rapidamente a Cordova dalle province in cui si trovavano per affinare la loro esperienza di governo. Sulaymān era a Toledo e Hishām a Mérida e quest'ultimo fu il più lesto a presentarsi nel Palazzo omayyade dell'Alcazar per assumere il suo rango e le sue funzioni.
Ciò non significò che Sulaymān accettasse supinamente quanto avvenuto ma la sua reazione militare fu facilmente stroncata dapprima dal fratello nella regione di Jaén e poi nel 789 con l'assedio di Toledo in cui Sulaymān e un altro fratello ʿAbd Allāh s'erano asserragliati, chiamando alla rivolta il paese di al-Andalus. I due fratelli si dovettero arrendere e furono generosamente esiliati in Nordafrica.
Sul fronte esterno l'Emiro non allentò la sua pressione nei confronti dei cristiani Asturiani, all'epoca retti da Bermudo I.
Nel 791 i musulmani andalusi colpirono le regioni dell'Álava e ancora qui essi tornarono l'anno seguente. Nel 794 però i guerrieri di Alfonso II decimarono una compagine andalusa e la rivincita musulmana si ebbe l'anno dopo, allorché l' amīr ʿAbd al-Karīm ibn Mughīt razziò l'Astorga, mettendo in rotta Alfonso II.
Senza successo si concluse invece nel 793 il tentativo arabo di impadronirsi di Gerona, in Settimania, e di Narbona ma un risultato assai positivo per le armi islamiche lo si ebbe, ai danni dei Franchi del duca di Tolosa, Guillen (Guillaume-au-Court-Nez"). I prigionieri franchi furono numerosissimi e per lo più costoro furono venduti come schiavi sui mercati di al-Andalus.
Il 17 aprile 796 Hishām I morì a neppure 40 anni, designando come suo successore il secondogenito al-Hakam, a scapito del primogenito ʿAbd al-Malik.
Predecessore: ʿAbd al-Rahmān ibn Muʿāwiya |
Emiro di al-Andalus 788–796 |
Successore: al-Hakam I |