Freestyle (sci)
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Il Freestyle nacque in Norvegia negli anni 1930 come sci acrobatico, quando degli sciatori iniziarono ad usare mosse acrobatiche nell'allenamento dello sci alpino e dello sci di fondo. Iniziò a prendere piede come sport agonistico però negli Stati Uniti negli anni 1960 e anni 1970. All'inizio lo sport aveva poche regole ed era non poco rischioso.
La Federazione Internazionale Sci riconobbe il freestyle come uno sport nel 1979 e gli ha conferito un nuovo regolamento riguardante la certificazione degli atleti e le tecniche di salto, in modo da tagliare gli elementi più pericolosi dalle competizioni. La prima Coppa del Mondo di freestyle fu organizzata nel 1980 e il primo Campionato mondiale di freestyle ebbe luogo nel 1986 a Tignes.
Alla XIV Olimpiade Invernale, a Calgary nel 1988, il freestyle fu sport dimostrativo, per entrare a far parte del programma ufficiale nelle edizioni seguenti:
- Ad Albertville 1992 furono aggiunte le gobbe, note anche con il termine inglese di moguls
- A Lillehammer 1994 nel programma entrarono i salti, noti anche come aerials
Attualmente ci sono appunto due discipline fondamentali: gobbe e salti, ma recentemente è emerso un nuovo ramo della disciplina, chiamato Newschool Skiing influenzato anche dallo skiboarding.
[modifica] Gobbe
Gli specialisti delle gobbe scendono su una pista di gobbette prendendo aria due volte per discesa. Sono attribuiti loro dei punteggi in base alla forma delle loro giravolte, alla qualità e alla difficoltà delle loro manovre aeree e alla loro velocità.
[modifica] Salti
Gli sciatori sciano su trampolini fatti di neve che li spingono fino a 60 piedi di altezza. Una volta in aria gli atleti eseguono diverse figure e salti mortali prima di atterrare su una collina con il 37% di pendenza. La migliore manovra consiste nel realizzare un triplo salto mortale con fino a 4 o 5 avvitamenti. Ci sono stati casi di quadruplo salto, ma attualmente non sono ammessi in gara.
Punteggio
La specialità è giudicata per il 20% sulla base del decollo, 50% per la forma del salto e 30% dell'atterraggio. Il coefficiente di difficoltà è quindi moltiplicato per ottenere il punteggio totale.
Allenamento estivo
Durante l'estate gli specialisti dell'aerial si allenano su rampe costruite appositamente e realizzano i loro salti in una grande piscina. La rampa consiste in una struttura si legno coperta con una speciale sostanza plastica che, una volta lubrificata, permette all'atleta di ottenere l'effetto della rampa di neve. Un getto d'acqua è mandato dal fondo della piscina giusto un attimo prima dell'atterraggio dell'atleta per rompere la superificie acquea e ammorbidire così l'impatto. Per questo tipo di allenamento gli sci sono rinforzati con un quarto di pollice di fibra di vetro.