Filippo de Pisis
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Filippo Tibertelli in arte Filippo de Pisis (1896-1956) è stato un pittore italiano che arrivò alla pittura dopo aver pubblicato, nel 1916, un volume di versi, Canti della Croara.
Stabilitosi a Parigi, cominciò a dipingere, senza trascurare tuttavia la sua vena letteraria. Frequentò poi a Ferrara, Giorgio De Chirico, Alberto Savinio, Carlo Carrà, e conseguernza di ciò fu un breve periodo metafisico.
Più tardi, a Roma, scoperti i toni caldi della pittura settecentesca, li riversò nelle nature morte e nei fiori, che divennero l'argomento prediletto.
Le immagini che l'artista dipinge sono, più che disegnate, evocate e circondate da un continuo clima poetico, come risulta dalle vedute parigine, londinesi, dalle marine veneziane, dai nudi e dai grandi mazzi di fiori (indicativi sono: Fiori del 1928 e Quai de Tournelle, del 1938).
Nel 1949-1950, de Pisis aderisce al progetto della importante collezione Verzocchi, sul tema del lavoro, inviando, oltre ad un autoritratto, l'opera "Piccolo fabbro". La collezione Verzocchi è attualmente conservata presso la Pinacoteca Civica di Forlì.
Anche le opere del suo ultimo periodo (una lenta malattia lo consumò in una clinica milanese) risentono di un'intensità poetica eccezionale, di una netta opposizione a ogni forma di classicismo, delle sue straordinarie doti di colorista che lo pongono fra i più grandi pittori contemporanei.