FC Porto
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Stemma | ![]() |
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Anno di fondazione | 1893 | ||||||||||||||||||||||||||||||
Soprannome | Dragões (Draghi) | ||||||||||||||||||||||||||||||
Colori | blu e bianco | ||||||||||||||||||||||||||||||
Stadio | Estádio do Dragão (50.948 posti) |
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Sede | Avenida Fernão de Magalhães 1862 158 Oporto |
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L'FC Porto, abbreviazione di Futebol Clube do Porto, è una società sportiva portoghese di Oporto, nota soprattutto per la sua sezione calcistica, che in Italia è conosciuta più semplicemente come Porto. Fu fondata a Oporto nel 1893 da António Nicolau de Almeida.
La squadra gioca le partite casalinghe nell’Estádio do Dragão (ultimato nel 2003 in modo da essere pronto per l’Europeo 2004), dopo che per 51 anni aveva giocato nell’Estádio das Antas. Insieme allo Sporting Lisbona e al Benfica il Porto fa parte del novero dei “grandi” club portoghesi. Il Porto ha vinto due Champions League (una delle quali quando vigeva ancora la denominazione Coppa dei Campioni e una Coppa UEFA . Dopo il Liverpool nel 1976-1977 è stata la prima squadra a vincere la Champions League nella stagione successiva alla vittoria della Coppa UEFA.
Il Porto è una società di successo anche in altri sport: le squadre di pallamano e di pallacanestro competono ogni anno per il titolo nazionale e la sezione hockey è tra le migliori in questo sport. Presto sarà completata la nuova arena, che sorgerà vicino allo stadio. Negli anni passati i terreni di gioco non professionistici erano disseminati per le città del Portogallo nord-occidentale (come Gondomar ed Espinho). Dal punto di vista commerciale il Porto possiede alcuni store chiamati Loja Azul (Store Blu) disseminati per Oporto, tra cui due del fornitore ufficiale, la Nike. Dal 1994 durante il precampionato è organizzata un’iniziativa di merchandising chiamata Portomania, in occasione della quale nasce ogni anno una rivista di 60 pagine completamente a colori intitolata Dragões (Draghi). Si tratta di una delle più vecchie pubblicazioni legate ad un club in Europa, visto che esiste dai primi anni ‘80.
I tifosi e I giocatori del Porto sono spesso soprannominati i dragões (‘’ draghi’’), anche se è diffuse anche il nomignolo Andrades, dopo che una famiglia con questo cognome sponsorizzò il club per alcuni anni. Dagli anni ’80, però, il soprannome sembra offensivo.
Indice |
[modifica] Storia
Fondato originariamente nel 1893, il Porto fu poi abbandonato fino al 1906, quando Monteiro da Costa risollevò il club. Negli anni successivi divenne una delle società più importanti del Portogallo, ma con minore assiduità di quella dei rivali di Lisbona. Ciononostante la squadra riuscì a vincere i primi due campionati portoghesi. Fino all’inizio degli anni ’80 a questi successi seguirono soltanto quattro altri titoli.
Nel 1982 Pinto da Costa assunse il controllo del porto. Nel decennio seguente il Porto smise i panni della quarta portoghese, per poi diventare la squadra portoghese più vincente del ventennio a venire. Dal 1982, il Porto ha vinto 13 titoli nazionali, centrando il Penta (cinque titoli consecutivi) nel 1999, 8 Coppe di Portogallo e detiene il maggior numero di Supercoppe di Portogallo, avendone conquistate 14 sulle 26 assegnate.
Quando Pinto da Costa diventò presidente il Porto era l’unica delle "tre grandi" portoghesi a non aver mai vinto un trofeo europeo, ma la situazione mutò rapidamente. La prima finale fu quella contro la Juventus nella Coppa delle Coppe del 1984, ma il Porto fu sconfitto. Tre anni più tardi la squadra guidata da Artur Jorge, il nome che prese per sé Pedroto, vinse il suo primo alloro continentale, la Coppa dei Campioni, battendo per 2-1 il Bayern Monaco. L’anno seguente il Porto vinse la Supercoppa europea e la Coppa Intercontinentale, diventando la prima squadra portoghese capace di vincere le due coppe. I 16 anni che seguirono videro il Porto viaggiare su livelli medi: la squadra entrava spesso tra le migliori 16 della Coppa dei Campioni, ma senza andare oltre. L’eccezione si verificò nella stagione 1993-1994, quando il Porto raggiunse la semifinale della UEFA Champions League. La partita, giocata in gara singola, terminò con una pesante sconfitta al ‘’Camp Nou’’ contro il Barcellona di Johann Cruyff.
Nel 2003, sotto la guida di José Mourinho, il Porto fu protagonista di una straordinaria cavalcata nella Coppa UEFA, culminata in una vittoria in una fantastica finale contro il Monaco. In estate il porto fu sconfitto dal Milan nella partita che assegnava la Supercoppa Europea. La stagione seguente imponeva una sfida più grande, così il Porto, nonostante un inizio lento, nel corso del quale ci fu anche una sconfitta per 1-3 contro il Real Madrid, non perse più nella Champions League 2003-2004, eliminando nel turno preliminare l'Olympique Marsiglia, spedito in Coppa UEFA (dove i francesi raggiunsero la finale) e successivamente il Manchester United all'Old Trafford nei minuti di recupero, il Lione e il Deportivo La Coruña. In finale la squadra di Mourinho surclassò per 3-0 il Monaco, altra sorpresa della manifestazione, diventando la prima squadra al di fuori delle “5 grandi” (dopo l’Ajax nel 1995 ) a laurearsi campione d’Europa.
Grazie alla vittoria il Porto divenne la squadra portoghese con più coppe europee. La squadra di Oporto, infatti, vanta 2 Champions League (di cui 1 Coppa dei Campioni) e una Coppa UEFA, mentre il Benefica 2 Coppe dei Campioni e lo Sporting Lisbona una Coppa delle Coppe.
Tuttavia fu quella vittoria l’apice del successo, poiché con la partenza di José Mourinho, che lasciò il Portogallo per diventare l’allenatore del Chelsea, partirono molti degli elementi di valore della squadra, da Deco a Ricardo Carvalho a Paulo Ferreira (questi ultimi due approdati al Chelsea insieme a Mourinho. Nella stagione 2004-2005 ci furono anche altri cambi in panchina. In estate fu iingaggiato l'allenatore italiano Luigi Del Neri, ma fu esonerato ancor prima dall'inizio del campionato. Al suo posto fu chiamato Victor Fernandez, che perse contro il Valencia nella partita valida per l'assegnazione della Supercoppa Europea 2004 e fu esonerato per far posto a Jose Pexeiro. Il 12 dicembre 2004 il Porto conquistò l'ultima Coppa Intercontinentale della storia (il trofeo fu sostituito dal Mondiale per club dal 2005) sconfiggendo per 8-7 dopo i calci di rigore i colombiani dell'Once Caldas a Yokohama. Per il club di Oporto fu quello il secondo successo nell'Intercontinentale dopo quello del 1987. Dopo aver occupato per quasi tutta la stagione il terzo posto della Superliga portoghese la squadra si piazzò infine seconda alle spalle del Benfica. In Champions League fu eliminata dall'Inter agli ottavi di finale.
Nella stagione 2005-2006 il Porto ingaggiò come allenatore l'olandese Co Adriaanse, reduce da un'ottima stagione con l'AZ Alkmaar. La squadra vinse il campionato portoghese, ma in Champions League fu estromessa nella fase a gironi.
All'inizio della stagione 2006-2007, a seguito degli scarsi risultati della squadra nella fase di pre-campionato, Co Adriaanse si è dimesso e al suo posto è stato assunto Jesualdo Ferreira. Attualmente il Porto è coinvolto in uno scandalo di corruzione detto "Apito Dourado" ("Fischietto d'oro"), in cui il presidente del club di Oporto, insieme ad altre figure di spicco del calcio portoghese tra cui il presidenter della Lega Calcio, è stato accusato di alterare i risultati delle partite offrendo agli arbitri denaro in cambio di direzioni di gara favorevoli. Il pubblico ministero, però, ha assolto il presidente del Porto perché gli esperti, visionando la partita incriminata, non hanno trovato prova di un operato compiacente e perché il match indagato era di scarsa importanza.
[modifica] Rosa attuale
[modifica] Portieri
[modifica] Difensori
- 15
Ezequias
- 2
Ricardo Costa
- 4
Pedro Emanuel
- 14
Bruno Alves
- 3
Pepe
- 26
João Paulo
- 5
Marek Cech
- 12
Bosingwa
- 13
Jorge Fucile
[modifica] Centrocampisti
- 6
Ibson
- 16
Raul Meireles
- 18
Paulo Assunção
- 7
Quaresma
- 8
Lucho González
- 10
Anderson
- 31
Diogo Valente
- 11
Tarik Sektioui
- 20
Jorginho
- 21
Alan
[modifica] Attaccanti
[modifica] Collegamenti esterni
[modifica] Sito ufficiale
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[modifica] Tifo
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