Esofagite
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L'esofagite (dal greco oisophagos, esofago, e itis, infiammazione) è una infiammazione acuta o cronica dell'esofago.
Indice |
[modifica] Cause
Rare cause di esofagite possono essere l'avvelenamento da sostanze caustiche, alcune infezioni, e la radioterapia che provoca come effetto collaterale appunto l'esofagia da raggi. Ma la causa più frequente è la malattia da reflusso gastroesofageo dovuta all'incapacità dello sfintere inferiore dell'esofago di impedire il reflusso di succo gastrico, che svolge un'azione irritante e corrosiva nei confronti della mucosa esofagea.
[modifica] Sintomi
Il principale sintomo del reflusso gastroesofageo è una situazione di bruciore localizzata nella parte medio-inferiore dello sterno. il reflusso si verifica principalmente dopo i pasti, viene favorito dalla posizione orizzontale o piegata in avanti, e dall'assunzione di eccessive quantità di cibi grassi, aglio e cipolla, cioccolato, caffè, menta ed alcol, inoltre colpisce con maggiore frequenza i fumatori. Anche alcuni farmaci possono indurre esofagite.
Spesso è presente l'ernia iatale, ma la sua assenza non eslude la possibilità di una malattia da rigurgito. La persistenza del reflusso può causare un'infiammazione cronica dell'esofago con presenza di ulcere sanguinanti, che talora guariscono lasciando cicatrici stenosanti (Stenosi dell'esofago).
[modifica] Diagnosi
Si basa sulla sintomatologia tipica e sull'eventuale esofagoscopia, che può essere normale in caso di malattia da reflusso senza esofagite. Se la biopsia eseguita durante l'esofagoscopia dimostra un esofago di Barret, è necessaria una terapia protratta ed un attento monitoraggio per evitare l'insorgenza del cancro dell'esofago..
[modifica] Terapia
Inizialmente occorre eliminare i pasti abbondanti e ricchi di grassi, e ridurre nettamente i cibi che facilitano il rigurgito, il fumo e l'obesità. Inoltre è necessario mangiare lentamente e masticare a lungo, evitando di coricarsi subito dopo i pasti. Se questi accorgimenti non sono sufficienti si ricorre a terapia farmacologica per facilitare lo svuotamento gastrico ma soprattutto per ridurre l'acidità del succo gastrico e diminuirne il potere irritante per l'esofago. In rari casi occorre provvedere con un intervento chirurgico. Attualmente il migliore farmaco risulta essere l'"esomeprazolo".
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