Django
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
![]() |
|
![]() Django (Franco Nero) |
|
Titolo originale: | Django |
Paese: | Italia, Spagna, Francia |
Anno: | 1966 |
Durata: | 90' |
Colore: | colore |
Audio: | sonoro |
Genere: | western, drammatico |
Regia: | Sergio Corbucci |
|
|
Fotografia: | Enzo Barboni |
Montaggio: | Nino Baragli, Sergio Montanari |
Musiche: | Luis Enríquez Bacalov |
Si invita a seguire lo schema del Progetto Film |
Django è un film western diretto dal regista Sergio Corbucci, pietra miliare del genere spaghetti-western. Un cult conosciuto in tutto il mondo con protagonista assoluto un grande attore italiano, Franco Nero, nella parte del pistolero duro, alla Clint Eastwood. In omaggio a questo film di Sergio Corbucci, uno dei più importanti musei americani della storia del cinema ne conserva in bacheca una copia. Memorabile la scena iniziale, etichetta del film, in cui Django cammina trascinandosi dietro una cassa da morto.
[modifica] Trama
In un paese dimenticato da Dio si fronteggiano due bande rivali e tra i due fronti arriva Django, che cova risentimento nei confronti di uno dei capobanda sia per motivi economici sia anche per sentimenti di vendetta per aver assassinato sua moglie.
[modifica] Curiosità
Nel finale in cui Django elimina il suo antagonista ed altri cinque suoi scagnozzi in un duello, è da sottolineare un blooper, un errore: si sentono sette spari provenire dalla pistola del protagonista, quando la pistola può caricare solo sei proiettili. Da un punto di vista filosofico, per molti fanatici del genere il settimo sparo che si ode viene considerato un ipotetico colpo "spirituale" sparato dalla moglie, perché nella scena finale Django affronta i nemici posto in ginocchio e con le mani sanguinolente sulla croce della tomba di sua moglie.