Dersu Uzala - Il piccolo uomo delle grandi pianure
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 Dersu Uzala - Il piccolo uomo delle grandi pianure |
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| Titolo originale: | Dersu Uzala |
| Paese: | Russia, Giappone |
| Anno: | 1975 |
| Durata: | 141' |
| Colore: | colore |
| Audio: | sonoro |
| Genere: | drammatico, avventura |
| Regia: | Akira Kurosawa |
| Soggetto: | Vladimir Arsenyev |
| Sceneggiatura: | Akira Kurosawa, Yuri Nagibin |
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| Fotografia: | Fyodor Dobronravov, Yuri Gantman, Asakazu Nakai |
| Musiche: | Isaak Shvarts |
| Scenografia: | Yuri Raksha |
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| Si invita a seguire lo schema del Progetto Film | |
Dersu Uzala è un film russo-nipponico del 1975, diretto dal regista Akira Kurosawa e tratto dalle memorie dell'esploratore Vladimir Arsenyev.
[modifica] Trama
1910: Il dottor Arseniev, un russo, si reca nella taiga siberiana per cercare una tomba; non c'è più, cancellata dai lavori di disboscamento. Cercava la tomba di Dersu Uzala, il piccolo uomo delle praterie.
La loro amicizia nasce e si consolida durante due spedizioni a distanza di quattro anni - spedizioni per misurazioni geografiche comandate dal russo. Nella prima Dersu è brillante, infallibile tiratore, e stupisce i russi con la sua umanità, la sua semplicità, la sua tenacissima forza d'animo. Nella seconda è invecchiato, ma soprattutto è diventato miope e non riesce più a centrare le sue prede; Arseniev, che nel frattempo è diventato suo grandissimo amico, pur essendo diversissimo da lui, lo porta a casa con sé, in città, nel calore della sua famiglia: è preoccupato che non riesca più a sopravvivere nei boschi.
Ma alla fine, è la vita casalinga ad essere soffocante, Dersu non resiste stroncato dall'inattività, passa ore ed ore di fronte al camino. Così l'amico decide di lasciarlo andare dopo avergli regalato un bellissimo fucile, con un mirino potente che possa aiutarlo a vedere coi suoi deboli occhi.
Appena rientrato nella taiga, Dersu viene ucciso e derubato.
[modifica] Il film
Un film sull'amicizia, sul rapporto (non convenzionale) tra uomo e natura; una straordinaria storia d'umanità, e senz'altro uno dei più bei film del regista giapponese. Fu realizzato dopo un tentato suicidio e ben cinque anni di inattività.
Un grande senso onirico pervade tutto il film e molte sono le scene che colpiscono: l'incontro con un cacciatore cinese vecchio e stanco, il piccolo cacciatore chino ed immobile a fianco al fuoco del camino. La filosofia di Dersu è forse ingenua, chiama gli elementi come fossero esseri umani, ma non per questo banale.
Prodigioso l'uso del colore, soprattutto nelle bellissime riprese dentro la taiga.
[modifica] Collegamenti esterni
| I film di Akira Kurosawa |
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