Cesaricidi
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Con il nome di Cesaricidi si indicano i congiurati che il 15 marzo del 44 a.C. (Idi di marzo), nel senato romano, uccisero Gaio Giulio Cesare con 23 pugnalate. Fra i principali Cesaricidi vi furono Marco Giunio Bruto ed il cognato ed amico Gaio Cassio Longino
L'ipotesi diffusa che Bruto fosse figlio di Cesare è scarsamente sostenibile, anche se la madre di Bruto, Servilia Caepionis era l'amante di Cesare, poiché tra i due vi erano solo quindici anni di differenza.
I Cesaricidi fuggirono in Grecia e si scontrarono due volte (prima e seconda battaglia di Filippi) il 3 e il 23 ottobre del 42 a.C. con le forze di Marco Antonio e di Ottaviano. Sconfitti si tolsero la vita.
[modifica] Voci correlate
- Gaio Giulio Cesare
- Tu quoque Brute fili mi
- Idi di marzo
- Marco Giunio Bruto
- Gaio Cassio Longino
- Servilia Caepionis
- Secondo triumvirato
- Ottaviano
- Marco Antonio
[modifica] Curiosità
- Dante Alighieri, nella sua Commedia, inserisce Bruto e Cassio nel settore più basso dell'Inferno, la Giudecca, tra le fauci dello stesso Lucifero, assieme a Giuda Iscariota. Essi sono infatti considerati traditori di benefattori.