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Britney Spears - Wikipedia

Britney Spears

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

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Britney Spears
Britney Spears in un concerto a Washington D.C. ,nel 2003.
Britney Spears in un concerto a Washington D.C. ,nel 2003.
Nazionalità Stati Uniti
Genere Pop
Periodo attività 1998 - In attività
Etichetta {{{Etichetta}}}
Album pubblicati 7
Studio 5
Live 0
Raccolte 2
Sito ufficiale britneyspears.com
Si invita a seguire lo schema del Progetto Musica

Britney Jean Spears (McComb, Mississippi, 2 dicembre 1981) è una cantante pop, ballerina ed attrice statunitense.

Iniziò la sua carriera nei primi anni novanta, come corista per "Mickey Mouse Club", noto programma di Disney Channel. Dopo una pausa quinquennale, alla fine del 1998 debuttò come solista con l'album ...Baby One More Time, prodotto da Max Martin e subito entrato ai primi posti di molte classifiche internazionali. Tale successo fu poi consolidato nel 2000 con un altro disco, Oops ...I Did It Again.

In seguito Spears ha intrapreso molti altri successi, nella pubblicità (soprattutto per la Pepsi Cola), nel cinema e in televisione. Ha anche continuato ad incidere album, talora al centro di alcune discussioni, per i cambiamenti d'immagine della cantante.

Dai suoi esordi ad oggi, ha venduto circa 90 milioni di dischi. Ciò fa di lei una delle artiste femminili più di successo nella storia della musica.

Indice

Biografia

Le origini

Fin da piccola ha desiderato, anche grazie al continuo supporto della madre, di intraprendere la carriera della cantante.
Inizialmente i genitori la iscrissero semplicemente al coro della chiesa locale, ma a soli otto anni Britney si presentò alle audizioni per “Mickey Mouse Club”.
Ma questa prima audizione non andò bene, perché la ragazza era considerata troppo giovane, e troppo priva di tecnica.
In ogni caso, in questa occasione, fu notata da Larry Rudolph che diventerà suo manager per ben nove anni.
Larry le fece studiare danza e canto per tre anni alla celebre Professional School for Performing Arts, in attesa della buona occasione.
In questo periodo Britney è protagonista di alcuni spot televisivi e a piccole parti in alcuni spettacoli di Broadway, come la commedia Ruthless (1991).

All’età di 11 anni entra nel “Mickey Mouse Club”, con futuri colleghi come Christina Aguilera e Justin Timberlake. Dopo un anno di Disney Channel la cantante firma un contratto con la Jive records per il suo primo vero album, guadagnato più per talento nel ballo e nel canto e per l'immagine da brava ragazza, modello per le ragazzine americane e sudeuropee.

…Baby one more time

Nell’autunno del 1998 Britney parte con la promozione su scala ampia del primo singolo “…Baby one more time”, che diverrà uno dei brani più celebri del pop degli anni ’90.
Il look di Britney è una delle chiavi del suo successo: nel video si presenta come una innocente studentessa con una divisa da collegiale.
È chiaramente un’immagine da ragazza modello, che diventerà una punto di riferimento tra le adolescenti ed in molte altre “cantanti sosia”, come Mandy Moore, Jessica Simpson e, almeno in una prima fase, Christina Aguilera.
Immediatamente il singolo ottiene successo, così come l'album di buona riuscita.

Con il video del secondo singolo, “Sometimes”, l’attenzione nei confronti di Britney si riaccende per un altro motivo: in molti sostengono infatti che le dimensioni del seno della cantante siano vistosamente aumentate, e che quindi abbia subito un intervento di chirurgia estetica.
Seppur l’artista abbia sempre negato di aver fatto ricorso alla chirurgia ( il suo seno appariva piuttosto piccolo originariamente ) la moda tra le ragazze giovanissime di rifarsi il seno, soprattutto negli stati uniti, impazza. Seguono i singoli “Born to make you happy” e “Crazy” (caratterizzato da sfumature più energiche e r’n’b che precedono gli sviluppi del secondo album).

Agli Mtv Europe Music Awards di Dublino, la cantante stabilisce un record, vincendo ben quattro premi (Miglior donna, Miglior esordiente, Miglior artista pop e Miglior canzone).

Immediatamente la sua immagine viene paragonata a quella di Madonna, e le viene attribuito il nomignolo di “Principessa del Pop” (la Regina sarebbe, appunto, Madonna).

Sempre questo periodo vede una dichiarazione “shock” della cantante, che mantiene incollata l’attenzione dei media su di lei.
La showgirl, infatti, ha dichiarato di essere ancora vergine, e di non voler far sesso con nessuno prima del matrimonio. Per questo motivo la Spears finisce sulle copertine di alcuni settimanali cattolici americani come modello di “brava ragazza di successo”.
Solo pochi mesi più tardi, però, diventerà celebre per un servizio fotografico scollacciato per il settimanale “Rolling Stone”, in particolare per una foto con le labbra sporche di latte. E’ proprio questa contraddizione tra ragazza acqua e sapone e semi-lolita ad essere la chiave del successo della Spears, presagendo le future evoluzioni della sua immagine.

Oops …I Did It Again

“Oops …l’ho combinata ancora”: con un titolo chiaramente provocatorio Britney ritorna sulle scene, con questo album del 2000.
L’immagine della cantante diventa decisamente più matura, pur rimanendo cronicamente acerba, e il video in cui lei è inguainata in una tuta di rossa, nella parte di una moderna Barbarella, diventa un must. Nemmeno il suo secondo album tradisce le aspettative, pur non riscuotendo il successo del primo.

L’immagine di Britney ( protetta dalla continua “dichiarazione di verginità”) diventa un vero e proprio caso di comunicazione, ben giocato dalla cantante, in grado di scoprire un solo centimetro di pelle in più in ogni video, scatenando l’attenzione di fan e media.

Di questo periodo è il fidanzamento con Justin Timberlake, leader del gruppo pop N*Sync, sotto la stretta osservazione dei magazine di gossip di vari paesi.
Provoca un certo scandalo l’esibizione agli Mtv Video Music Awards di quell’anno, dove la cantante, presentandosi con un castissimo vestito da uomo, si strappa immediatamente gli abiti di dosso, rimanendo con un succinto top color carne.
Immediatamente molti gruppi di protezione familiare, decisamente influenti negli Stati Uniti di quel periodo, cominciano ad accusare la Spears di essere un pessimo esempio per i suoi coetanei, mentre la cantante risponde di non voler essere un modello, ma semplicemente di voler esprimere sé stessa.

Nel frattempo il panorama musicale di tutte le sue “sosia” vede un certo calo delle vendite, a tutto vantaggio della copia “originale”.

Tra i singoli estratti anche “Lucky”, “Stronger” e “Don’t let me be the last to know”.
Forse, il più interessante di questi tre singoli è proprio “Stronger”, considerabile come un anticipo dell’album successivo dove, con respiri affannati e una voce molto infantile ma anche respirata, anche le canzoni aspirano a diventare più elettroniche…

Britney

Per molti cantanti pop il terzo album è considerato quello della “selezione naturale”, il classico flop che favorisce il ricambio delle mode. Per questo i media sembrano voler preparare un clima adatto alla “morte di una star”, dando risalto a tutte le sfortune della Spears.
Si succedono così immagini di fischi da parte dei fan (a causa di una lunga attesa per pochissimi autografi) e, soprattutto, la separazione da Justin Timberlake, che non aspetta molto per dire al mondo che “Britney non è più vergine”.
Sempre Timberlake, nel suo secondo video da solista, assume una sosia di Britney per inscenare un tradimento della Spears nei suoi confronti, sperando forse di annacquare maggiormente l’immagine della cantante. Ma la Spears, con una notevole sferzata alla sua immagine e la collaborazione di grandi produttori per le sue canzoni (come i Nerd), riesce a rimanere più o meno a galla.

L’album infatti, nonostante un certo calo fisiologico, è d'impatto grazie al primo singolo “I’m a slave 4U”, in cui la cantante si presenta con un modo di cantare totalmente inedito rispetto ai singoli precedenti, e con dei ritmi più scarni e vicini all’r’n’b.
Tra gli altri singoli anche “Overprotected”, “I’m not a girl, not yet a woman”, scritta da Dido, e la cover di “I love Rock & Roll”.

Negli Stati Uniti la Spears guadagna popolarità anche grazie agli spot della Pepsi, che associano quasi indelebilmente la bevanda alla sua immagine.

Ma la Spears, in questo periodo, non si accontenta della carriera da cantante.
Nel 2001 esordisce con il film adolescenziale “Crossroads le strade della vita”, decisamente bocciato dalla critica.
Ai botteghini la pellicola ha successo solo durante le prime settimane negli Stati Uniti, le cose andranno decisamente peggio in Europa.

Ma Britney si rifà con altri prodotti, come diversi libri best-seller, scritti anche con la madre.

In the Zone

Anche questo quarto album è uscito sotto i peggiori presagi mediatici. In molti, notando un certo ritardo nella composizione, hanno accusato la quasi-donna di essere ormai povera di idee, e di non saper dare un’immagine più grande ad un pubblico che, nel frattempo, è cresciuto d’età.
Ma la Spears aveva preso solo il tempo necessario ad assumere i migliori produttori, per un album decisamente sperimentale, r’n’b e techno, come la musa Madonna stava insegnando in quel periodo.

Nel 2003 esce così “In the zone”, caratterizzato da ritmi sincopati, effetti electro e forti processamenti della voce.
E per il primo singolo una collaborazione decisamente invincibile: quella con Madonna, per il primo brano “Me against the music”. Questa canzone è stata da molti interpretata come un passaggio di consegne tra la Regina e la Principessa del pop, soprattutto dopo il bacio saffico ad una esibizione agli Mtv Europe Music Awards di quell’anno, dove Britney ha cantato il vecchio successo di Madonna “Like a Virgin”.
Il bacio tra Madonna e Britney (e poi anche con Christina Aguilera, con la sua nuovissima immagine finta-trasgressiva sfoggiata sul palco insieme alle due “nobili del pop”) ha ovviamente creato un nuovo scandalo, confermando la capacità della Spears di manipolare i mezzi di comunicazione.

Tra i singoli di questo album spicca “Toxic”, giudicata una buona canzone anche dai critici più acerrimi.

In questo anno la Spears parte per il suo tour più importante, “The Onyx Hotel Tour”.
La Spears fu duramente criticata proprio per le sue performance al limite dell'erotico che secondo alcuni non erano adatte ad un pubblico giovane. Il tour prevdeva inizialmente una seconda leg di date negli USA che però furono cancellate a causa di un incidente al ginochhio di Britney durante le riprese del videoclip di "Outrageous".

Dal tour in poi la cantante sembra voler iniziare una seconda fase della sua vita.
Nel video del singolo “Everytime”, con regista David LaChapelle, la Spears parla del suo periodo di stress per l’eccessiva attenzione dei media, e inscena il suicidio.
Per questo motivo il video viene bloccato dalle tv americane, e accettato solo dopo un’operazione di censura. In altri paesi, come l’Italia, la cantante riuscirà a far trasmettere il clip solo dopo un anno.

Nel frattempo la Spears decide di sposare il ballerino, Kevin Federline, a poche settimane dal matrimonio lampo con un suo amico a Las Vegas, durato meno di tre giorni.
Anche in questo caso, ovviamente, i media non hanno ignorato questi fatti, sottolineando il fatto che Federline, in quel periodo, aspettasse un figlio dalla ex moglie, ed arrivando a negare che il matrimonio sia veramente avvenuto.
Nel frattempo la cantante annuncia, in una lettera ai suoi fan, di voler prendere un periodo di pausa per ragionare su quello che le è accaduto negli anni precedenti, e per avere dei figli.
Il 13 Aprile 2005, infatti, la cantante conferma varie indiscrezioni, rivelando di essere incinta. Il periodo di pausa della cantante è supportato dalla casa discografica con l’uscita di un best, “My prerogative”.
In questo periodo Britney non smette però di produrre merchandising, e ottiene molto successo con il profumo “Curious”.

Nel 2004 Britney decide di licenziare il suo manager di sempre, Larry Rudolph, senza risparmiarsi una piccola nota polemica “È assurdo come certi consiglieri ti dicano di fare certe cose (…) Ho deciso che per un po’ lascerò le copertine ad altre americane ossigenate”.

Discografia

Il profumo Curious, ideato dalla Spears, detiene il primato per le vendite nella prima settimana
Ingrandisci
Il profumo Curious, ideato dalla Spears, detiene il primato per le vendite nella prima settimana
USA UK ITA Vendite
...Baby One More Time 1 2 5 28 mln ( US 14.5 mln)
Oops ...I Did It Again 1 2 5 24 mln ( US 10 mln)
Britney 1 4 10 15 mln ( US 4.3 mln)
In the Zone 1 13 13 10 mln ( US 3.1 mln)
Greatest Hits: My Prerogative 4 2 7 8 mln ( US 1.8 mln)
B in the Mix: The Remixes 134 98 59 1 mln ( US 125 mln)

Filmografia

  • Longshot (2000)
  • Austin Powers: Goldmember (2002)
  • Crossroads (2002)

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