Avetrana

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Avetrana

Visita il [[Portale:{{{portale}}}|Portale {{{portale}}}]]

Latitudine: 40° 21′ 0′′ N
Longitudine: 17° 44′ 0′′ E

62 m s.l.m.

73 km²

7.131

31-12-04

Densità:

100 ab./km²

Frazioni:

Urmo Belsito

Comuni contigui:

Erchie (BR), Manduria, Nardò (LE), Porto Cesareo (LE), Salice Salentino (LE), San Pancrazio Salentino (BR)

CAP:

74020

Pref. tel:

099

Codice ISTAT:

073001

Codice catasto:

A514

Nome abitanti:

avetranesi

Santo patrono:

san Biagio

Giorno festivo:

Sito istituzionale

Avetrana è un comune di 7.282 abitanti della provincia di Taranto.

[modifica] Storia

Vetrana (nome originario di Avetrana), infeudata a varie famiglie giunse infine a Francesco Montefuscoli, il quale ne costituì dote per la figlia Colella, o Ippolita, che andava sposa a Galeotto Pagano (1481). Sotto la signoria dei Pagano si iniziò (o si modificò) la costruzione della nuova chiesa matrice (prima chiesa) e delle mura di cui oggi ne sopravanzano pochi resti. Ancora sotto la loro signoria, presso il casale di San Giuliano (probabilmente l'odierna masseria San Paolo) ove erano acquartierati truppe francesi (nel frattempo dagli aragonesi siamo passati sotto l'imperatore Carlo V) si ebbe uno scontro con le truppe imperiali che ne uscirono sconfitte. Nel 1547, quando delle truppe turche sbarcarono a Torre Columena, si ignora quanto credibile sia l'episodio che viene riportato dal Marsella, per il quale un tal Chria di origine avetranese avesse addirittura guidato l'assalto turco. Infine, nel 1587 Avetrana fu venduta da Carlo Pagano a Giovanni Antonio Albrizi, che diventò il signore di Avetrana. Nel 1644 il castello di Avetrana fu proprietà di Geronimo di Martino (vescovo), e successivamente nel 1656 passò ai Romano. A quel tempo Avetrana contava 684 abitanti, come si evince dallo Status Animarum del 1654. Dalla lettura del liber mortuorum si ricava la morte della signora Angela Greco (28 agosto 1658) ”moglie di Giuseppe Romano barone di questa terra”, ma ciò contraddice il Foscarini ed altri autori i quali affermano Avetrana essere stata infeudata ai Romano nel 1769. Successivamente, comunque in una data non anteriore al 1658, divenne proprietà di Michele Imperiale, marchese di Oria e principe di Francavilla. La lettura di documenti esistenti nell'archivio ecclesiastico fanno ritenere che in un primo momento gli Imperiale fossero in realtà solo proprietari del feudo di Modonato, mentre in Avetrana esercitavano, come detto prima, il loro impero i Romano. Quindi, solo successivamente Avetrana fu infeudata agli Imperiale che ne detennero il possesso fino al 1782. Estintasi la famiglia, Avetrana fu devoluta al fisco regio e da questo venduta a Massenzio Filo, nell'ambito della quale famiglia rimase fino alla caduta dei Borbone (1806). Alcuni loro possessi come il palazzo rimasero in loro proprietà fino al primo decennio del XX secolo, quando furono ceduti al loro amministratore e furono poi spartiti in numerose proprietà. Tra il 1743 (a seguito del terremoto di Nardò) e il 1756 venne riedificata la Chiesa Madre.

Nel 1929 una rivolta contadina fu duramente repressa dal regime fascista. All'inizio degli anni '80 Avetrana assurse agli onori delle cronache nazionali come sede del movimento antinucleare, a seguito della volontà, da parte della Regione Puglia e del Governo nazionale, di impiantare una Centrale nucleare nel territorio avetranese e divenne nota per le manifestazioni ambientaliste che coinvolsero i cittadini della Puglia e delle regioni limitrofe.

[modifica] Tradizioni

17 Gennaio il falò di S. Antonio Abate e la benedizione degli Animali domestici.

19 Marzo la Tria di San Giuseppe, in cui si organizzano le tavolate in piazza V. Veneto, e viene offerto agli avventori il piatto tipico della festa, la tria (una sorta di tagliatelle fatte in casa) con il pesce.

28 e 29 aprile si festeggia il Patrono, San Biagio.

(Salvatore Spina)

[modifica] Evoluzione demografica

Abitanti censiti

[modifica] Turismo

Avetrana dista dal mare appena 5 km. Da qualche anno offre centinaia di posti letto in strutture ricettive di qualità sia in complessi agrituristici che in Bed & Breakfast.

[modifica] Collegamenti

Collegamenti con la Provincia di Taranto

I collegamenti stradali principali sono rappresentati da (vedi):

Autostrada A14 Bologna-Taranto (barriera di Massafra) da e per l'Italia settentrionale
S.S. 7 ter
S.S. 7 Appia da e per Brindisi

L'Aeroporto di Taranto-Grottaglie "Marcello Arlotta" non effettua attualmente servizi di linea per il traffico passeggeri. Gli aeroporti più vicini sono:

[modifica] Luoghi di interesse

Tra i principali monumenti di Avetrana ricordiamo essenzialmente il Torrione, castello risalente al XI secolo, la Chiesa Madre, eretta nel XVIII secolo, e il Palazzo Imperiali, residenza della omonima famiglia, feudataria del luogo tra il seicento e il settecento.

Un discreto interesse naturalistico suscitano le grotte (ne esistono almeno cinque) che si trovano nel circondario del paese, tutte splendide manifestazioni del carsismo quasi assente nel resto della regione.

[modifica] Archeologia

Nel 2002 fu segnalato e scoperto un interessantissimo sito preistorico, nei pressi di Masseria della Marina, composto di villaggio ed area sepolcrale. Il sito, ascrivibile al Neolitico Antico (VI mill. a.C.) fu esplorato prima dalla Soprintendenza Archeologica della Puglia, e successivamente dal dipartimento di Beni Culturali dell'Università degli Studi di Lecce. Da queste ricerche, scaturì nel 2003 una interessantissima mostra archeologica, visitabile tuttora nella Casamatta del Torrione medievale, e, nel maggio 2006, un percorso culturale che ha reso definitivamente fruibile l'area dello scavo. Atri luoghi di interesse archeologico sono: Il Canale di S. Martino, a sud dell'abitato, lungo la Strada provinciale Avetrana - Torre Colimena, con le omonime grotte, fequentate dal Neolitico Antico (VI mill. a.C.) all'età romana; L'area di S. Francesco, in cui fu rinvenuta una Villa Rustica di epoca romana; I Casali di S. Maria e Modunato, frequentati sin dall'epoca bizantina. Un giacimento fossilifero in località "La Crava", tuttora in fase di studio da parte dell'Università degli Studi La Sapienza di Roma. (Salvatore Spina)

[modifica] Frazioni

[modifica] Urmo-Belsito

Urmo-Belsito è un villaggio di interesse turistico a due chilometri dal mar Ionio, a metà strada fra il porto di Torre Colimena e la località turistio-balneare di San Pietro in Bevagna.