Aton
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Aton è una divinità solare della mitologia egizia rappresentata dal disco solare.
![Il faraone Akhenaton e la sua famiglia mentre offrono doni votivi ad Aton](../../../upload/thumb/e/e4/Aten_disk.jpg/250px-Aten_disk.jpg)
Decine di divinità affollavano il pantheon egizio, ma il Sole fu sempre al centro di una venerazione particolare e probabilmente rappresentò meglio di altri il divino in senso universale. Proprio questa stella fu protagonista dell'unico episodio, nell'ambito della religione egizia, di eresia monoteistica, o più correttamente enoteistica, in quanto un dio rappresentava tutte le divinità venerate.
Durante la XVIII dinastia del Nuovo Regno il faraone Amenofi IV stabilì il culto del Sole, unico dio e re, con il nome Aton, sostituendolo alla teologia solare tebana che adorava Amon. Il sole, che prima veniva rappresentato come un uomo dalla testa di falco, venne simboleggiato dal disco, dal quale partono i raggi terminanti in mani tese, apportatrici di vita e di ogni bene. Lo stesso faraone cambiò il suo nome da Amenophis ("pace di Amon") in Akhenaton ("colui che è utile ad Aton"). Essendosi inimicata la casta sacerdotale, il faraone abbandonò la capitale, facendone costruire un'altra, che chiamò "Akhet-Aton" ("Orizzonte di Aton"), l'odierna Tell el-Amarna. La nuova religione solare ebbe breve vita e già il genero di Akhenaton, Tutankhaton, restaurò l'antico culto, cambiando il proprio nome in quello di Tutankhamon ("immagine vivente di Amon").
Inciso su di una parete della tomba di Ay, padre di Nefertiti, è stato trovato il seguente inno dedicato da Akhenaton al dio Aton:
- "O Disco solare vivente quanto sei bello, grande, splendente, i tuoi raggi circondano la terra fino al limite di tutto ciò che hai creato. Come sono numerose le tue opere o Dio Unico a cui nessuno è eguale. Hai creato la terra secondo il tuo desiderio e gli uomini e il bestiame e tutto ciò che è nel cielo. Quando risposi la terra è nell’oscurità, come se fosse morta. Tutti i leoni escono dalla loro tana, tutti i serpenti mordono".
[modifica] Bibliografia
- Tosi, Mario, Dizionario enciclopedico delle Divinità dell'Antico Egitto, Torino 2004 ISBN 8873250645