Aliens - Scontro finale
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Titolo originale: | Aliens |
Paese: | USA |
Anno: | 1986 |
Durata: | 137' 154' (director's cut) |
Colore: | colore |
Audio: | sonoro |
Genere: | fantascienza |
Regia: | James Cameron |
Soggetto: | James Cameron, David Giler, Walter Hill |
Sceneggiatura: | James Cameron |
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Fotografia: | Adrian Biddle |
Montaggio: | Ray Lovejoy |
Effetti speciali: | Mark Williams |
Musiche: | James Horner |
Scenografia: | Peter Lamont |
Si invita a seguire lo schema del Progetto Film |
Aliens - Scontro finale è un film del 1986, diretto da James Cameron. È il secondo film della saga di Alien, nata nel 1979 dalla mente del regista Ridley Scott.
Indice |
[modifica] Trama
Sono passati 57 anni dal primo scontro con l'alieno, la scialuppa di salvataggio della nave "Nostromo" viene recuperata da un'astronave di salvataggio e Ripley, unica superstite, viene estratta dalla cabina di ibernazione. Rimessasi viene continuamente tormentata da incubi, provocati dall'incontro traumatico con l'alieno e la perdita dei suoi colleghi. Intanto scopre che durante il suo periodo di ibernazione e il suo andare alla deriva nello spazio, è stata installata una colonia umana (la LV-426) sul pianeta del suo primo incontro con l'alieno e da un po' di tempo si è perso ogni contatto.
Viene chiesto allora a Ripley di accompagnare una squadra di Marines spaziali sul pianeta, in qualità di "consulente" di alieni. All'inizio il rifiuto di Ripley è deciso, ma i continui incubi le fanno cambiare idea. Decide così di imbarcarsi alla volta della colonia. Al loro arrivo però non trovano nessun umano, bensì una miriade di alieni che hanno contaminato ed ucciso quasi tutti i coloni. Ripley trova l'unica superstite, una bambina (Newt) che si nasconde nelle fognature.
Ma i guai non vengono mai da soli; difatti la navetta di recupero, che dovrebbe riportare Riley, Newt e il resto dell'equipaggio sulla nave madre, si distrugge al suolo in quanto un alieno infiltratosi al suo interno, uccide i piloti, provocando così la fatale collisione.
Bisogna così che qualcuno cerchi di recuperare da remoto l'altra navicella, e se ne occupa così l'androide Bishop. Intanto i marines e Ripley cercano altri superstiti nella base, cercando a loro volta di non fare una brutta fine. E così Ripley, che riesce a sopravvivere agli attacchi dei mostri, al contrario dei compagni marines, fa un'altra tremenda scoperta: sul pianeta, nascosta nella base, c'è anche la regina aliena, che, dopo aver assistito all'eccidio di alcuni suoi "figli", insegue la fuggitiva Ripley fin sulla nave madre, agganciandosi alla navetta di salvataggio fatta arrivare da Bishop, sulla quale ci sono l'androide, Newt, Ripley e il Caporale Dwayne Hicks (unico marine superstite).
Lo scontro finale tra Ripley e la regina aliena si risolve a favore di Ripley che, grazie ad un esoscheletro riesce a catapultare l'aliena all'esterno della nave. il film finisce con Ripley che mette sé stessa e i tre compagni nei lettini di ibernazione.
[modifica] Commento
Grazie alla regia di James Cameron le atmosfere cambiano radicalmente rispetto al primo episodio Alien.
Mentre nel primo film la luce è poco presente e l'oscurità rende l'atmosfera più opprimente e cluastrofobica, in questo secondo capitolo della saga c'è più luce e l'alieno (anzi, gli alieni) vengono svelati in tutta la loro terrificante bruttezza e fisicità, non sono più solo delle "ombre", ma esseri che si palesano agli occhi dello spettatore (nel primo film l'alieno si intravedeva solamente, a pezzi, oppure a figura intera, ma sempre avvolto dall'ombra e si poteva capire la sua tremenda bruttezza e crudeltà solo dalle facce dei protagonisti che hanno avuto la sfortuna di incontrarlo).
Quindi, senza la claustrofobia che suscitava il primo film, Cameron deve ricorrere a nuovi "trucchi" per rendere il film all'altezza dell'illustre predecessore.
C'è molta più azione (grazie anche alla presenza dei Marines, che portano anche la dose di impredivibilità umana, forse troppo assente nel primo film).
Gli effetti speciali si fanno poi più presenti, non solo per l'animazione dei mostri speciali, ma per molte scene di combattimento ed azione, specie per la fuga dal pianeta in fiamme.
Il personaggio di Ripley poi è analizzato meglio e subisce un grande mutamento, diventanto così l'icona della donna forte, superiore in tutto e per tutto (fisicamente, mentalmente e moralmente) agli uomini.
Questa trasformazione avviene in quanto, e questo può sembrare un controsenso, l'incontro con la piccola Newt risveglia in Ripley il senso materno e di protezione nei confronti della piccola.
Il non voler permettere che le capiti nulla di male fa crescere in Ripley la parte "maschile".
[modifica] Voci correlate
[modifica] Altri progetti
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[modifica] Collegamenti esterni
- Scheda dell'Internet Movie Database su Aliens - Scontro finale
- La risorsa italiana sulla saga di Alien
La saga di Alien - Ridley Scott | |
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