Adriano Panatta
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Adriano Panatta (Roma, 9 luglio 1950) è stato uno dei più grandi campioni che il tennis italiano abbia avuto.
Vissuto fin da piccolo a stretto contatto con il mondo del tennis grazie al padre, custode di un famoso tennis club romano, si presenta alla ribalta del grande pubblico sportivo vincendo a venti anni i Campionati Italiani Assoluti, superando a sorpresa un altro grande del tennis italiano, Nicola Pietrangeli.
L'anno dopo dimostra comunque di non essere un fuoco di paglia ripetendo lo stesso exploit. La sua carriera è stata costellata da splendide vittorie intervallate da periodi di appannaggio dovuti, secondo alcuni, ad un fisico non proprio all'altezza del suo talento.
Il culmine lo raggiunge nel 1976 quando vince, con la squadra nazionale guidata da Nicola Pietrangeli, la Coppa Davis in Cile e, in singolo, a pochi giorni di distanza l'uno dall'altro, il più importante torneo italiano, gli Internazionali d'Italia e uno dei tornei del Grande Slam, il Roland Garros. In quell'anno riesce così a raggiungere il 4° posto nel ranking mondiale, suo migliore piazzamento in carriera.
Al Roland Garros detiene un record, quello di essere stato l'unico tennista in grado di battere Bjorn Borg su quei campi. È accaduto due volte: nell'edizione del 1973, negli ottavi di finale (7-6, 2-6, 7-5, 7-6), e nell'edizione del 1976, poi vinta, nei quarti di finale (6-3, 6-3, 2-6, 7-6).
Rimasto nel mondo del tennis anche dopo il suo ritiro dalle competizioni, ha ricoperto la carica di capitano non giocatore della squadra Nazionale, con alterni risultati. È stato comunque grazie a lui e al suo fido Paolo Cané che l'Italia tennistica si è salvata piu' volte dalla retrocessione nelle serie inferiori della Coppa Davis.
Al termine della sua carriera agonistica nel mondo della terra rossa si è dedicato, sempre agonisticamente, ad un'altra passione sportiva, la motonautica.
