Vangelo degli Ebioniti
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Il vangelo degli ebioniti è conosciuto solo attraverso alcune brevi citazioni contenute nell'opera di Epifanio di Salamina, intitolata La cassetta dei medicinali . È un testo risalente alla fine del I secolo o agli inizi del II. Anche se qualcuno congettura che fosse non molto diverso dal vangelo secondo Matteo la mancanza del testo originale e le differenze dottrinali rendono poco probabile una tale somiglianza. Come altre eresie, essi vedevano in Gesù un uomo che era diventato figlio di Dio con il battesimo ricevuto da Giovanni Battista: nel momento del Battesimo, Dio Padre disse: "Tu sei mio figlio, oggi ti ho generato".
Per gli ebioniti, il cui nome significa poveri, gli apostoli erano mandati solo al popolo di Israele. Inoltre erano vegetariani e contrari ai sacrifici. La discrepanza su questi punti con la tradizione del popolo di Israele e con ciò che sappiamo dalle fonti canoniche appare un argomento convincente per contraddire l'ipotesi, fatta da alcuni, che gli ebioniti fossero i discepoli del Gesù storico e che come capo avessero San Giacomo, il quale, come indicato negli Atti, era il capo della comunità di Gerusalemme.
[modifica] Bibliografia
- Le parole dimenticate di Gesù, a cura di M. Pesce, pp. 607-610.