Unione comunale
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
L'unione comunale è un ente territoriale di secondo grado regolata dal decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 (Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali), in particolare dall'articolo 32 dal titolo Unione di comuni.
[modifica] Lo scopo
I cinque commi dell'articolo 32 definiscono le Unioni dei Comuni in maniera sintetica e precisa, dando la massima flessibilità all'interno di poche regole precise.
Nel primo comma si definisce l'unione come costituita da due o più comuni che devono essere contigui con un obiettivo chiaro: esercitare congiuntamente una pluralità di funzioni di loro competenza. Ciò significa che i singoli comuni si uniscono e delegano alle unioni dei compiti precisi.
L'Unione deve avere un atto costitutivo e uno statuto. Lo statuto deve avere alcune caratteristiche:
- deve essere approvato dai singoli consigli comunali con procedure e maggioranze previste per le modifiche statutarie;
- deve definire gli organi e le modalità per la loro costituzione;
- definisce le funzioni svolte dall'unione e le risorse di finanziamento;
- Il presidente deve essere scelto fra i sindaci eletti;
- Gli altri organi previsti devono essere composti da consiglieri o membri delle giunte con la presenza delle minoranze;
L'Unione decide al suo interno i regolamenti per la propria organizzazione ed i rapporti con i singoli comuni. Il decreto conclude disponendo che le Unioni seguono le regole ed i principi previsti per i comuni, evidenziando che i componenti degli organi non possono eccedere le disposizioni relative ai comuni con la popolazione complessiva delle amministrazioni locali associate. Ultimo, ma fondante dei poteri delle unioni è la destinazione di tutti gli introiti che derivano da tasse, tariffe e contributi dovuti per i servizi delegati dai comuni.
[modifica] Le attuazioni
Con un decreto legislativo che ha regole sintetiche, chiare e minime, le attuazioni sono spesso molto diverse fra di loro e vengono costruite in funzione delle singole esigenze territoriali ed istituzionali. La realizzazione delle Unioni comunali, permette di creare delle economie di scala nel dimensionare i servizi e crea le condizioni per la sopravvivenza dei piccoli comuni, che pur mantenendo la loro identità, possono accorpare servizi al fine di ridurre i costi pro-capite e ridurre pro-quota le spese fisse di gestione di alcuni servizi. I costi di gestione degli enti sono solitamente bassi, strutture formate da amministratori dei comuni e servizi coperti da entrate dedicate per la maggior parte dei servizi conferiti.