Zelda II: The Adventure of Link
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Zelda II: The Adventure of Link | |
Copertina del gioco |
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Sviluppo: | Nintendo e Shigeru Miyamoto (designer) |
Distribuzione: | Nintendo |
Data di pubblicazione: | versione per NES/FDS 14 gennaio, 1987 26 novembre, 1988 Dicembre, 1988 Versione GBA 10 agosto, 2004 25 ottobre, 2004 7 gennaio, 2005 |
Genere: | RPG/Azione/Avventura |
Modalità di gioco: | singolo |
Piattaforma: | FDS, NES, GameCube, GBA, Wii |
Tipo Media distribuzione: | |
Requisiti HW: | |
Periferiche di input: | joystick |
Zelda II - The Adventure of Link (ovvero, Zelda II - Le avventure di Link) è uscito nel 1987 per NES come continuazione del videogioco precedente: The Legend of Zelda.
Come il titolo precedente la cartuccia del gioco è dorata mentre la storia è di genere fantasy.
Poco prima di compiere sedici anni, sul dorso della mano di Link compare il simbolo della Triforza. Link chiede quindi a Impa la balia di Zelda cosa significhi. Lei gli spiegherà che quel simbolo lo proclama l'Eroe Leggendaio destinato ad domare la Triforza per salvare la principessa Zelda. Una Mago malvagio le aveva infatti scagliato un maleficio, quest'ultimo intende poi trovare la Triforza mancante ovvero quella del coraggio. Link è ostacolato anche dai seguaci rimasti di Ganon che vogliono ucciderlo per spargere i resti di Link sul corpo morto di Ganon cercando di resuscitarlo con un rituale sacrificale.
Questo capitolo della saga non è molto apprezzato dai fan a causa della struttura del gioco diversa dal predecessore e dagli episodi successivi.
[modifica] Modalità di gioco
Durante il gioco la visuale si alterna tra esplorativa e azione. La prima è molto simile a quella utilizzata nelle prime versioni di Final Fantasy (ovvero a volo d'uccello, camminare per i prati e le foreste, ecc.). Come in Final Fantasy quando Link incontrerà o un nemico o un villaggio o un dungeon (una specie di piccolo gazebo) o altri elementi del paesaggio, passerà alla modalità azione: la visuale si avvicina e segue il protagonista lateralmente.
Qui possiamo combattere con la spada, saltare, accovacciarci, e molto altro. Nei villagi ci si può ristorare e trovare dei maghi che possono donare a Link dei nuovi poteri o maestri d'armi che gli insegnano nuove tecniche per combattere.I dungeon (sette in tutto) sono i veri e propri "livelli", ma per via della visualizzazione laterale, ricordano più i castelli di Super Mario che i caratteristici labirinti della serie basati su enigmi.
[modifica] Curiosità
- Ritroviamo i nomi dei villaggi di Adventure of Link negli omonimi personaggi di Ocarina of Time (N64). www.rpgamer
- Per la prima volta (e mai più nella serie), un messaggio di Link è esplicito: nella casa di un villaggio, troverà uno specchio sotto il tavolo e pronuncerà queste parole: "I found a mirror under the table" (ho trovato uno specchio sotto il tavolo).
- Il Boss del Three Eye Rock Palace, Barba, è un dragone rosso, terribilmente simile a Volvagia, il boss del Fire Temple di Ocarina of Time. Infatti, nella versione originale giapponese di Adventure of Link e dell'episodio per N64, il nome del drago (Barubajia) è lo stesso. Inoltre, nell'edizione inclusa nel pacchetto "Collector's Edition" per Gamecube, il nome della creatura è stato cambiato in Volvagia. foto del drago
- Il Boss finale del gioco è Dark Link, una versione oscura del protagonista, che ritroveremo nel Water Temple di Ocarina of Time.