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Stoppino - Wikipedia

Stoppino

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

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Lo stoppino è usato per tenere accesa una candela.
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Lo stoppino è usato per tenere accesa una candela.

Lo stoppino è un filo sottile composto da fibre ritorte e incerate che, nelle candele o nelle lampade a petrolio o a olio, serve per innescare il fuoco. In commercio si trovano stoppini già preparati, cerati o non cerati. Si possono però preparare anche in casa. Se si stanno facendo delle candele "tradizionali" (ossia con la paraffina!) è sufficiente prendere un pezzo di filo di cotone e immergerlo nella cera liquida e lasciarlo solidificare, ripetendo un paio di volte l'operazione. In alternativa si possono anche usare stoppini "riciclati" da candele già fatte; oppure, a seconda delle candele che si stanno realizzando, è consigliabile usare come stoppino una candela pronta (come quella della foto). Lo stoppino può anche essere non cerato: infatti, una volta che lo si è sistemato al centro dello stampo e colato la cera, questo automaticamente si impregna di cera liquida e quindi diventa cerato. Quando si accenderà la candela, per effetto di un processo di osmosi, si cererà anche la parte di stoppino che esce dalla candela e che non si è cerato durante la colata; in altre parole: per effetto del calore che si sprigiona nell'accensione, la cera intorno allo stoppino diventa liquida e viene "succhiata" dallo stoppino come se questo fosse una spugna. Per esperienza possiamo dire che la scelta dello stoppino non è poi così critica, si possono scegliere di vari diametri, quello che importa è trovare un giusto rapporto tra lunghezza della fiamma (lunghezza dello stoppino che prende fuoco) e diametro della candela, infatti se la fiamma è troppo alta, si sprigiona troppo calore e si scioglie troppa cera, di conseguenza la fiamma si abbassa fino a spegnersi. Se lo stoppino non era troppo alto il processo si stabilizza da solo e la candela non si spegne. Se invece l'accensione parte con uno stoppino corto, la fiamma si stabilizza più facilmente. Infine, se l'accensione parte con uno stoppino troppo corto, la fiamma tende a spegnersi perché lo stoppino tende a consumarsi più velocemente della cera che ha intorno. L'intensità del calore sprigionato oltre che dalla lunghezza dello stoppino dipende anche dal suo diametro.


Lo stoppino può essere aggiunto in diversi modi: - Prima della colata: si fissa lo stoppino allo stampo facendolo passare per un buco che poi andrà energicamente chiuso con più passaggi di nastro adesivo da un lato e tenendolo teso dall'altro lato semplicemente arrotolandolo ad uno stecchino da spiedino messo di traverso. - Durante la colata: si fissa una candela al centro dello stampo ed in seguito si cola la cera (di solito si usa questo metodo per candele medio-alte, per dare stabilità alla candela stessa). - Mentre la candela solidifica: mettendo un ferro da calzamaglia al centro della candela e tenendolo in posizione fino al raffreddamento (occorre ogni tanto rigirare sul posto il ferro in modo da non farlo aderire alla cera e facilitarne l'estrazione ). Se non si ha a disposizione un ferro allora si può usare un bastoncino da spiedino, in tal caso occorre però rigirarlo più volte altrimenti diventa impossibile l'estrazione una volta che la candela si è solidificata. Una volta estratta la candela dallo stampo si estrae il ferro e si inserisce al suo posto lo stoppino. - A candela solidificata: con un ferro da calza arroventato si pratica a più riprese (quando il ferro si raffredda occorre riscaldarlo di nuovo) un buco nel mezzo della candela già solidificata e si inserisce poi lo stoppino.

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