Spada bastarda
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La spada bastarda, detta anche semplicemente bastarda o spada da una mano e mezza, è una spada lunga circa 120 centimetri che può essere impugnata sia con una mano che con due. Ha quindi un'impugnatura piuttosto lunga ma è più leggera e agile del classico spadone a due mani che può raggiungere anche i 160 centimetri (un esempio era la spada di William Wallace, l'eroe scozzese divenuto celebre con il film Braveheart).
Dato che l'impugnatura è più corta di quella dello spadone a due mani, pernette una presa piena solo con una mano, e mezza con l'altra, da cui il nome di spada da una mano e mezza.
La lama si divide in tre parti: la parte anteriore, detta punta o parte debole, che mantiene meglio il filo e che generalmente porta il colpo; quella posteriore, ovvero vicina all'elsa, detta parte forte, che non ha filo ma garantisce la robustezza dell'intera lama, usata spesso per parare; infine quella mediana, che permette sia di parare che di colpire. Il colpo viene solitamente portato con la parte della lama che è rivolta nella stessa direzione delle dita della mano che la impugna, detta filo vero. La parte opposta, verso il braccio di chi combatte, è detta filo falso e si usa raramente per colpire, se si escludono i montanti.
All' evenienza la spada bastarda, come altre tipologie di spada che presentano la lama vicino all' elsa non affilata, si può impugnare come una corta lancia. A questa strategia ricorrevano spesso i fanti che non avevano lance o alabarde quando dovevano resistere una carica di una truppa di cavalleria.
[modifica] Bibliografia
Fra i trattati più importanti sull'uso della spada da una mano e mezza, ci sono quello di Filippo Vadi e Achille Marozzo (1482-1536 ca.) per quanto riguardo lo stile italiano, e quello di Hans Talhoffer (1443-1467) per il sistema originario, alla tedesca.