Rūm
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Rūm (الرُّومُ, in arabo al-Rūm) è il termine storicamente impiegato dai musulmani per indicare i Bizantini. Per indicare invece i cristiani d'Occidente, di cultura cioè latina, i musulmani usavano il termine Ifranj (o Firanj o Faranj ), vale a dire "Franchi".
Il termine Rūm è evidentemente connesso con l'uso bizantino di definire se stessi col termine di "Romani" ( Romaioi ), che in area italica veniva reso col termine "Romei".
"Turchi di Rūm" furono indicati quei Turcomanni e Selgiuchidi che, coinvolti dai Bizantini nelle loro beghe feudali, s'erano fatti signori delle aree in cui essi avevano operato come soldati mercenari. Da servitori a padroni il passo fu breve e i Turchi d'Anatolia misero sapientemente a frutto le debolezze strutturali della società bizantina dell'epoca, così da giungere a creare un Sultanato con Sulayman figlio di Qutlumush che nel 1081 fece di Nicea (dai Turchi chiamata Iznik) la sua capitale, assai vicina a Costantinopoli ma nell'antistante regione anatolica.
Il termine Rūm fu impiegato anche nei secoli successivi, fin quando almeno la consapevolezza che l'Europa era un realtà assai più complessa di etnie e nazioni non cominciò a penetrare più a fondo nella scadente consapevolezza geografica e culturale che il mondo islamico aveva dell'Occidente latino.
[modifica] Bibliografia
- Giosuè Musca, Carlo Magno e Harun al Rashid, Bari, Dedalo, 1963.