Proverbio

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	«I proverbi sono piccole sentenze, basate sull'esperienza e sul ragionamento dei nostri antichi saggi.»
	(Miguel de Cervantes)

Un proverbio (dal latino proverbium) è una massima che contiene norme, dettami o consigli espressi in maniera sintetica e che sono stati desunti dall'esperienza. I proverbi sono frutto della saggezza popolare; generalmente riportano una verità o quello che la gente ritiene sia vero. Spesso vengono scambiati tra lingue diverse, e infatti molti proverbi ci sono pervenuti simili in più lingue. Possono contenere similitudini o metafore.

Lo studio dei proverbi si chiama paremiologia.

Indice
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Alcuni esempi di proverbio :

[modifica] A

A buon intenditor poche parole.
A caval donato non si guarda in bocca.
A chi vive di rapina non c'è cosa che sia nociva.
A ciascuno le proprie oche sembrano cigni.
A goccia a goccia s'incava la pietra.
A mali estremi, estremi rimedi.
Ambasciatore non porta pena.
Amico mio cortese, secondo le entrate, fate le spese.
Anche nei cenci piange il denaro.
A ogni uccello il suo nido è bello.
A' voli alti e repentini, sogliono i precipizi esser vicini.

[modifica] B

Battere il ferro finche è caldo.
Bell'ostessa, conto caro.
Bisogna andare quando il diavolo è alla coda.
Bisogna mangiare per vivere, non vivere per mangiare.
Botte da orbi.
Buon sangue non mente.

[modifica] C

Cadere dalla padella nella brace.
Campa cavallo che l'erba cresce.
Cane che abbaia non morde.
Casa fatta e vigna sposa, non si paga quanto costa.
Cessato il guadagno, cessa l'amicizia.
Chi accarezza la mula, buscherà dei calci.
Chi ben chiude, ben apre.
Chi ben comincia è a metà dell'opera.
Chi da gallina nasce convien che razzoli.
Chi fa altrui mestiere, fa la zuppa nel paniere.
Chi ha dentro l'amaro non può sputare dolce.
Chi la dura la vince.
Chi mendica non scieglie.
Chi mi ama mi segua.
Chi mordere non può, non mostri i denti.
Chi non è con me è contro di me.
Chi non risica non rosica.
Chi non vuol stoppa arda, non l'accosti al fuoco.
Chi più ne ha ne vuole.
Chi presta perde l'amico e il denaro.
Chi semina vento raccoglie tempesta.
Chi si attacca al poco,non esiterà a rubare molto.
Chi si contenta gode.
Chi si è scottato con l'acqua calda,ha paura di quella fredda.
Chi fa più carezze che non suole, o t'ha gabbato o gabbar ti vuole.
Chi troppo vuole nulla stringe.
Chiudere la stalla quando i buoi sono scappati.
Chi va con lo zoppo, impara a zoppicare.
Chi va piano va sano e lontano.
Chi va via perde il posto all'osteria.
Ciò che impari da giovane non dimentichi da vecchio.
Con il tempo e con la paglia si maturano le sorbe.
Con le mani in mano non si va dai dottori.

[modifica] D

Dagli un dito e si prenderà un braccio.
Dare ad intendere lucciole per lanterne.
Dietro al monte c'è la china.
Dimmi con chi vai e sò quello che fai.
Dove andò la farina va il sacco.

[modifica] E

E' meglio essere capo di lucertola che coda di leone.
Essere tra l'incudine e il martello.

[modifica] F

Fare di neccessità virtù.
Fare i conti senza l'oste.
Fintanto che la bocca mangia e il culo rende, accidenti alle medicine e a chi le vende.
Fra due selle il sedere per terra.
Fuori pericolo ognuno è bravo.

[modifica] G

Gli sciocchi sono i primi a farsi sentire.
Gli uomini si incontrano e le montagne stanno ferme.
Guarda te poi dirai a me.
Guardare e non toccare è una cosa da imparare.

[modifica] I

Il bravo legale è cattivo vicino.
Il diavolo vuol farsi frate.
Il fine giustifica i mezzi
Il pane é la biada dell'uomo.
Il peggior passo è quello dell'uscio.
Il ventre non ha orecchi.
Il vino buono sta nella botte piccola.
In bocca chiusa non entrano mosche.
Impara l'arte e mettila da parte.
I soldi vanno sempre dove ce nè.

[modifica] L

La bella moglie non l'ottiene l'infingardo.
L'abito non fa il monaco.
La cagna frettolosa fa i figli cechi.
La coscienza vale mille testimoni e per mille accusatori.
La farina del diavolo va tutta in crusca.
La finzione poco vale per chi è del mestiere.
La fortuna non vuol fare anticamera.
La goccia va sempre verso il mare.
La lingua batte dove il dente duole.
La mal'erba cresce presto.
L'amico si riconosce nel momento del bisogno.
La morte non ha paura del medico.
L'asino che ha fame mangia ogni strame.
L'appetito non vuol salsa.
La vera nobiltà sono i costumi.
La vita è il fine e il dì loda la sera.
Le acque rovinano i ponti.
Lisciare il cane per amore del padrone.
L'occasione fa l'uomo ladro.
L'occhio del padrone ingrassa il cavallo.
Lontan dagli occhi lontan dal cuore.
L'uomo senza denari è un morto che cammina.

[modifica] M

Mai si contrasta, con chi ha che perdere.
Male che si vuole non duole.
Martello d'oro non rompe le porte del cielo.
Meglio un friguello in man che in frasca un tordo.
Meglio un uovo oggi, che una gallina domani.
Misurare gli altri con il suo passetto.
Mostra la borsa e ti sarà rubata.

[modifica] N

Non bisogna fare il diavolo più nero di quello che è.
Non c'è rosa senza spine.
Non è oca in casa sua.
Non è tutto oro quello che luccica.
Non fare alle capate con i muriccioli.
Non fare il passo più lungo della gamba.
Non giudicare chi bussa alla tua porta dalla lunghezza della strada che ha percorso per arrivare da te.
Non mettere un rasoio in mano a un pazzo.
Non pianse mai uno che ridesse l'altro.
Non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca.
Non svegliare il can che dorme.
Non v'è debole che non si possa aiutare.
Non v'è più superbo d'un povero arricchito.
Non vendere la pelle dell'orso prima di averlo ucciso.