Premio Hanno e Ilse Hahn
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Il Premio Hanno e Ilse Hahn è un premio italiano per "meriti eccezionali nel campo della storia dell'arte italiana" ed uno dei rari riconoscimenti europei per la promozione di giovani storici dell'arte non ancora abilitati alla libera docenza.
Viene assegnato dal 1990 ogni due anni dai direttori, dal consiglio e dal curatorio della Biblioteca Hertziana a Roma, alla memoria del Dr. Hanno Hahn, storico dell'arte e studioso di architettura (unico figlio di Otto Hahn, fondatore e primo presidente della Società Max Planck), e di sua moglie ed assistente Ilse Hahn, nata Pletz, entrambi scomparsi in un incidente alla fine di agosto 1960, durante un viaggio di studio in Francia.
Il Premio Hanno e Ilse Hahn consiste in un diploma con legatura in pelle, intarsiato in oro, ed è dotato di 5.000 marchi tedeschi (5 milioni di lire), che dal 2002 ammontano a 2.500 Euro. L'attestato mostra lo stemma affrescato del principe e pittore romano Federico Zuccari (1540-1609), costruttore del Palazzo Zuccari (in piazza Trinità dei Monti, in cima alla Scalinata di Spagna), residenza, dal 1913, della Biblioteca Hertziana, donazione della mecenate ebrea Henriette Hertz (1846-1913).
[modifica] I premiati
- 2006: Francesca dell'Acqua (Salerno) - "per meriti eccezionali nel campo della storia dell'arte italiana, in particolare per la ricerca sulle vetrate colorate dal periodo Tardoantico fino all'Alto Medioevo".
- 2004: David Ezra Knipp (Friburgo), "per meriti eccezionali nel campo della storia dell'arte italiana, in particolare la storia del primo cristianesimo, la città di Roma nel primo medioevo e la Sicilia normanna".
- 2002: Ulrich Pfisterer (Amburgo), "per meriti eccezionali nel campo della storia dell'arte italiana, in particolare per la ricerca sulla sensibilità stilistica nel 15° secolo".
- 2000: Fabrizio Mancinelli (Roma, postumo), "per meriti eccezionali nel campo della storia dell'arte italiana, in particolare per il restauro degli affreschi di Michelangelo nella Cappella Sistina".
- 1998: Sebastian Schütze (Münster) "per meriti eccezionali nel campo della storia dell'arte italiana, in particolare per le ricerche sull'arte di Roma nel 17° secolo".
- 1996: Sible Lambertus de Blaauw (Leiden/Roma), "per meriti eccezionali nel campo della storia dell'arte italiana, in particolare il medioevo e l'archeologia del primo cristianesimo".
- 1994: Gerhard Wolf (Roma), "per meriti eccezionali nel campo della storia dell'arte italiana, in particolare la storia delle immagini di culto romane nel Medio Evo".
- 1992: Arnold Nesselrath (Londra/Roma) "per meriti eccezionali nel campo della storia dell'arte italiana, in particolare sulla percezione dell'antichità durante il Rinascimento".
- 1990: Ingo Herklotz (Costanza), "per meriti eccezionali nel campo della storia dell'arte italiana, in particolare il Medio Evo".