Paolo Panelli
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Paolo Panelli (Roma, 15 luglio 1925 - 18 maggio 1997) è stato un personaggio radiofonico e televisivo italiano, attore brillante teatrale e cinematografico, a lungo sodale artistico della moglie Bice Valori.
[modifica] Biografia
Ha iniziato la sua carriera in teatro i cui palcoscenici ha iniziato a calcare, dopo essersi diplomato presso l'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica di Roma ed aver mosso i primi passi nel mondo di attore nella rivista.
Ha debuttato nel 1946 con Il giardino dei ciliegi ed ha lavorato al Teatro Piccolo di Roma fino al 1951, dedicandosi sempre di più al mondo della radio e a quello della televisione che gli diede il grande successo popolare assieme all'interpretazione delle commedie musicali di Garinei e Giovannini: Buonanotte Bettina (1955-[[1956|56), L'adorabile Giulio (1957-58) e Un trapezio per Lisistrata (1958-59).
Nel 1959 vinse il Microfono d'Argento come miglior personaggio televisivo dell'anno per la conduzione di una storica edizione di Canzonissima, assieme a Delia Scala e Nino Manfredi.
Lavorò a fianco della moglie, l'attrice brillante Bice Valori e con lei fu il protagonista di innumerevoli trasmissioni televisive (sin dal 1952, anno in cui i due attori si sposarono fino alla morte di lei nel 1980), tra le quali vanno ricordate Pep - Piccola Enciclopedia Panelli del 1963, Speciale per noi del 197 e Ma che sera del 197.
E' stato ospite praticamente fisso di trasmissioni di successo come Studio uno e Gran Varietà e in esse, così come alla radio ha mostrato le sue doti di attore comico, a volte dissacrante, con i suoi personaggi macchiettistici, intreprete della romanità ma anche dei vizi dell'italiano medio.
E' stato interprete di numerose pellicole cinematografiche, tra cui vanno menzionate Il conte Tacchia di Sergio Corbucci (1982), e Parenti serpenti di Mario Monicelli (1991), oltre che, negli ultimi anni della sua vita di alcune fiction televisive.
[modifica] Curiosità
Alla morte di Paolo Panelli, il popolare attore romano Gigi Proietti, colpito per la scomparsa del collega, scrisse in sua memoria un sonetto, dal titolo In morte di Paolo Panelli.