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Pannello solare - Wikipedia

Pannello solare

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Schema di un pannello solare:1)Valvola 2)Serbatoio di accumulo 3)Condotto di inserimento 4)Pannello di assorbimento 5)Condotto di inserimento dell'acqua fredda
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Schema di un pannello solare:
1)Valvola
2)Serbatoio di accumulo
3)Condotto di inserimento
4)Pannello di assorbimento
5)Condotto di inserimento dell'acqua fredda

Il pannello solare (detto anche collettore solare) è un dispositivo atto all'accumulo dell'energia solare termica e al suo immagazzinamento per un uso successivo, da non confondere con il pannello fotovoltaico.

Indice

[modifica] Tecnologia

Questo sistema normalmente è composto da un pannello che riceve l'energia solare, da uno scambiatore dove circola il fluido utilizzato per trasferirla al serbatoio utilizzato per immagazzinare l'energia accumulata. Il sistema può avere una circolazione naturale o forzata.

[modifica] Circolazione naturale

Nel caso della circolazione naturale, per far circolare il fluido nel sistema, si sfrutta la convezione. Più economica nei costi di gestione, impone di porre il serbatoio ad un'altezza maggiore di quella dei pannelli, con maggiori costi per la realizzazione di adeguate strutture di sostegno dei serbatoi. La circolazione naturale, rispetto a quella forzata, realizza uno scambio meno rapido e quindi meno efficace di energia termica con un minor rendimento complessivo.

[modifica] Circolazione forzata

La circolazione forzata avviene con l'aiuto di pompe solo quando nei pannelli il fluido vettore si trova ad una temperatura più elevata rispetto a quella dell'acqua contenuta nei serbatoi di accumulo. Per regolare la circolazione ci si avvale di sensori che confrontano la temperatura del fluido vettore nel collettore con quella nel serbatoio di accumulo (termocoppia). In tali impianti ci sono meno vincoli per l'ubicazione dei serbatoi di accumulo. La maggiore velocità del fluido vettore permette un maggiore scambio termico e quindi il rendimento del pannello è leggermente superiore.

[modifica] Componenti

Pannello solare
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Pannello solare

Quasi tutti i pannelli solari implementano in vario modo questi componenti:

  • copertura trasparente
  • assorbitore
  • isolamento
  • collegamenti
  • contenitore

[modifica] Componenti opzionali

  • Accumulo

L'accumulo talvolta è parte integrante del pannello solare e in questi casi spesso è in vista immediatamente sopra ad esso o nelle immediate vicinanze. Molto spesso l'accumulo non fa parte del pannello ma dell'impianto termico.

[modifica] Tipologie

I pannelli solari si possono suddividere in alcune tipologie costruttive:

  • piani non vetrati
  • piani vetrati
  • piani vetrati non selettivi
  • piani vetrati selettivi
  • sottovuoto

I pannelli solari piani non vetrati hanno il vantaggio di essere poco costosi e di avere un ottimo rendimento in condizioni ottimali di irraggiamento quando la temperatura esterna è alta. A causa della mancanza dell'isolamento il loro rendimento diminuisce rapidamente all'allontanarsi dalle condizioni ottimali. Sono adatti perciò al solo uso stagionale ed esclusivamente per la produzione di acqua calda sanitaria, sono spesso impiegati nel riscaldamento delle piscine.

I pannelli solari vetrati hanno una struttura attorno all'assorbitore che ne limita le dispersioni sia per convezione con l'aria che per irraggiamento dato che il vetro che ricopre la parte superiore dell'assorbitore è progettato per questa funzione. Hanno un rendimento leggermente inferiore ai non vetrati in condizioni ottimali ma in condizioni meno favorevoli hanno un rendimento decisamente più alto arrivando a produrre acqua calda per uso sanitario circa dal marzo a ottobre.

[modifica] Utilizzi

I pannelli solari possono essere utilizzati per fornire acqua calda e riscaldamento o per generare energia elettrica.

  • Nel primo caso il serbatoio provvede a immagazzinare l'acqua domestica che viene messa a contatto con il fluido tramite una serpentina. La serpentina consente al fluido di trasferire all'acqua l'energia immagazzinata senza contaminare l'acqua. Questa acqua può essere utilizzata come acqua calda nelle abitazioni o può essere utilizzata per riscaldare gli ambienti. I pannelli solari sono in grado di fornire acqua calda e riscaldamento in buone quantità ma non possono sostituire completamente gli usuali metodi di riscaldamento per via dell'incostanza dell'energia solare.
  • Il secondo utilizzo prevede che lo scambiatore di calore sia riscaldato fino ad essere portato in ebollizione. Una volta che il liquido sia passato in fase gassosa lo si invia in una turbina termoelettrica che convertirà il movimento del gas in energia elettrica. Questo tipo di centrale elettrica richiede ampi spazi per l'installazione dei pannelli solari e una presenza di sole costante. Esempi di queste centrali sono state installate nei deserti e una centrale di questo tipo è stata progetta ed è in attesa di avvio della realizzazione in Sicilia. Questi esperimenti non hanno avuto molto successo per via degli alti costi di realizzazione e di mantenimento rapportati alla bassa potenza elettrica generata.

[modifica] Considerazioni economiche

In Italia un impianto in base all'ubicazione e all'utilizzo, si ammortizza nel giro di 8-12 anni e poiché la durata minima di questi impianti è di 15-20 anni ne consegue che è un buon investimento a medio termine.

[modifica] Considerazioni ecologiche

L'utilizzo dei pannelli solari ha come diretta conseguenza il risparmio di idrocarburi e di energia elettrica che per l'80% in Italia deriva dagli idrocarburi.

I benefici sono molteplici:

  • mancata emissione di CO2
  • minore necessità di infrastrutture per il trasporto dell'energia da grandi distanze
  • mancata emissione di ossidi di zolfo, di azoto, e di pm10
  • indirettamente la diminuzione dei disastri ambientali
  • mancata immissione nell'ambiente di calore

[modifica] Integrazione nell'impianto idraulico

L'integrazione di un pannello solare in un impianto idraulico per la produzione di acqua calda sanitaria avviene solitamente secondo il seguente schema.

Il tubo di uscita del serbatoio è collegato a poca distanza ad una valvola termostatica che si occupa di miscelare l'acqua calda dell'accumulo con l'acqua fredda dell'impianto mantenendo in uscita acqua a temperatura costante (40-50 °C). Tale valvola è necessaria per tre motivi: 1. pericolo di ustioni; 2. dispersione di calore nelle tubature data l'elevata temperatura (per questo motivo la valvola non dovrebbe essere posta troppo distante dall'accumulo); 3. danneggiamento di una eventuale caldaia posta in serie al pannello solare.

L'uscita della valvola termostatica è poi collegata ad una valvola deviatrice detta anche valvola a tre vie. Questa valvola ha un ingresso e due possibili uscite. A seconda della temperatura di ingresso si attiva l'una o l'altra uscita, ma mai contemporaneamente. Si adotta questa soluzione per far in modo che quando la temperatura è di circa 40 °C o superiore l'acqua venga direttamente immessa nel circuito dell'acqua calda sanitaria; in caso contrario viene inviata all'ingresso di una caldaia istantanea che la scalda fino alla temperatura desiderata prima di essere immessa nel circuito. La suddetta valvola deviatrice può essere azionata manualmente (valvola manuale) (periodo invernale, lunghi periodi di scarso irraggiamento, ecc...) oppure può essere controllata meccanicamente da un piccolo motore azionato da un sensore di temperatura (solitamente una termocoppia) posto all'interno dell'accumulo (valvola elettronica). Questa seconda possibilità è chiaramente da preferirsi.

Da notare che la caldaia per la produzione di acqua calda, da mettere in serie al pannello, deve essere di tipo istantaneo, cioè senza accumulo. Inoltre la regolazione della fiamma e la sua accensione devono essere pilotate da un sensore di temperatura. (Questa seconda condizione è soddisfatta praticamente da tutte le moderne caldaie)

[modifica] Voci correlate

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