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Utente:Oks/sandbox - Wikipedia

Utente:Oks/sandbox

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Vediamo un po' di capire come funziona


Brummmmmmmm /&nbsp Ronf



busillibus


  • a
  • e
  • i
  • o
  • u
  • a
  • e
  • i
  • o
  • u


Bene, è proprio così che volevo fosse terapia genica mmmmmmmmmm

Indice

[modifica] Template di base


Le storie di Mamma Oca

Le favole di Esopo

Yuppie!

come si fa?

Grazie, Ary29

bella tabella da studiare

Vitamine Rôle Conséquence
de la carence
Vitamine A
ou
Rétinol
Favorise la croissance, améliore
la vision (antixérophtalmique)
Manque de croissance,
altération des épithéliums,
cécité
Vitamine D
ou
Calciférol
Antirachitisme, favorise l'absorption
du calcium et du phosphore
Rachitisme,
hypoparathyroïdie
Vitamine E
ou
Tocophérol
Antioxydant, surtout de la vitamine A,
antistérilité
Stérilité, anémie,
hémolytique du nouveau-né
Vitamine K1 (Phylloquinone)
et
Vitamine K2 (Ménaquinone)
Antihémorragique (coagulation sanguine)
et fixation du calcium par les os
Hémorragie par avitaminose K



















[modifica] Tabella

  R1 R2 R3
α-Tocoferolo
(5,7,8-Trimetiltocolo)
CH3 CH3 CH3
β-Tocoferolo
(5,8-Dimetiltocolo)
CH3 H CH3
γ-Tocoferolo
(7,8-Dimetiltocolo)
H CH3 CH3
δ-Tocoferolo
(8-Metiltocolo)
H H CH3



  R1 R2 R3
α-Tocotrienolo
(5,7,8-Trimetiltocotrienolo)
CH3 CH3 CH3
β-Tocotrienolo
(5,8-Dimetiltocotrienolo)
CH3 H CH3
γ-Tocotrienolo
(7,8-Dimetiltocotrienolo)
H CH3 CH3
δ-Tocotrienolo
(8-Metiltocotrienolo)
H H CH3


Tabella riassuntiva di alcune interazioni tra Sildenafil ed altri composti
Sildenafil
Succo di pompelmo Aumento della concentrazione plasmatica di Sildenafil
Eritromicina Aumento della concentrazione plasmatica di Sildenafil
Itraconazolo Aumento della concentrazione plasmatica di Sildenafil
Ketoconazolo Aumento della concentrazione plasmatica di Sildenafil
Ritonavir Aumento della concentrazione plasmatica di Sildenafil
Saquinavir Aumento della concentrazione plasmatica di Sildenafil
Cimatidina Aumento della concentrazione plasmatica di Sildenafil
Nicorandil Aumento dell'attività ipotensiva
Nitrati Aumento dell'attività ipotensiva


IV&#x2076

Pedice: x2
Apice: x2 or x²


IV46


[modifica] Molecoline

                   H                            H                            R"
                   |                            |                            |
alcol primario:  R-C-OH    alcol secondario:  R-C-OH     alcol terziario:  R-C-OH
                   |                            |                            |
                   H                            R'                           R'


R-X + Mg → R-Mg-X


Si possono usare riducenti chimici quali il boroidruro di sodio o il litio alluminio idruro

                          H
          NaBH4           |
R-C=O  +    o    -->    R-C-OH
  |       LiAlH4          |
  R'                      R'


Ai processi di alterazione della permeabilità del mitocondrio prendono parte anche i membri della famiglia di bcl-2

[1] [2] [3] [4]


Di Bcl-2 è nota non solo l'azione di blocco di Bax con formazione dell'eterodimero Bcl-Bax ma anche la capacità di legarsi al citocromo c impedendo la sua interazione con APAF-1. Il fattore Bid, invece è in grado di interagire con Bcl-2 bloccando la sua azione protettiva. Bax, infine, sembra far parte del PTPC anche se non ne è ben noto il ruolo in merito ma si è visto che il suo legame con Bcl-2 è in grado di modulare l'azione del canale rendendo il mitocondrio meno sensibile agli stimoli apoptotici.

Sodio cromoglicato


[modifica] Prova

Per competizione interspecifica s’intende la riduzione della fecondità, della sopravvivenza oppure dell’accrescimento a causa della presenza d’altre specie inteferenti, ad esempio, per le medesime risorse.
Rispetto a come si verifica la competizione intraspecifica le modalità sono le stesse, ma si tratta comunque di individui appartenenti a specie differenti e che, pertanto, presentano caratteristche riproduttive e di sfruttamento delle risorse tra loro diverse. Ciò fa sì che le conseguenze della competizione interspecifica siano differenti da quella provocate dalla quella interspecifica. In effetti, gli effetti provocati dalla competizione interspecifica possono influenzare le dinamiche delle popolazioni coinvolte dalla competizione il che, alla fine, può determinare conseguenze anche a livello evolutivo.

[modifica] Gli esperimenti di Gause

Nel libro di Georgyi Frantsevitch Gause del 1934 vennero illustrati alcuni classici esperimenti con due specie di protozoi: Paramecium aurelia e Paramecium caudatum.
Questi organismi unicellulari vennero posti in terreni di coltura costituiti da 5 cc di soluzione salina (soluzione salina di Osterhout) cui era stata aggiunta una quantità nota di Bacillus pyocyaneus come fonte di nutrimento.
Ponendo in colture separate le due specie, e rinnovando periodicamente il terreno, si ottennero curve di accrescimento approssimativamente sigmoidali con il conseguimento d’uno stato stazionario. Ponendo le due specie insieme in uno stesso terreno di coltura si vide che mentro Paramecium aurelia manteneva ancora un accrescimento logistico, la popolazione di Paramecium caudatum, dopo un certo numero di giorni (circa 8), cominciò a diminuire fino a scomparire del tutto.
Da ciò si può dedurre che una delle due specie è riuscita a competere meglio per le risorse causando l’estinzione di quella concorrente.

[modifica] Il principio d’esclusione competitiva

Dall’esempio riportato e da altri che sono stati descritti, si è formulato il principio d’escluzione competitiva (o principio di Gause). Tale principio afferma che se due specie coesistono in un medisimo ambiente ciò avviene in ragione del fatto che esse presentano nicchie ecologiche separate. Qualora, però, le due specie presentino nicchie sovrapposte, allorà una delle due specie prenderà il sopravvento sull’altra fino ad eliminarla.
Tale principio, comunque, può risultare difficilmente applicativo in quanto in natura si possono trovare specie simili che coesistono. Spesso la coesistenza è garantita dalla presenza di nicchie ecologiche non completamente sovrapposte (le specie in questioni possono presentare, infatti, differenze lievi a livello di dieta o di habitat). In conseguenza di ciò nasce il quesito su quanto due nicchie debbano essere separate affinchè la coesistenza sia permessa.
Le prime risposte a tale quesito derivarono dall'applicazione del modello della competizione interspecifica di Lotka-Volterra, così chiamato dal nome dei due ideatori che lo svilupparono in parallelo.

[modifica] Il modello di Lotka e Volterra della competizione interspecifica

Il modello di Lotka e Volterra è un modello matematico descrivente la dinamica di popolazioni che competono per le medesime risorse. La base del modello è costituita dall’equazione logistica che, in ecologia, viene espressa nella seguente forma:

{dN \over dt} = rN\left({K-N \over K}\right) (eq. 1,0)

dove N rappresenta il numero d’individui d’una popolazione ad un tempo t, r è il tasso intrinseco d’aumento della popolazione e K rappresenta la capacità portante (ovvero la densità di popolazione presso cui i tassi di mortalità e natalità risultano essere uguali). Nel modello di Lotka e volterra il termine tra parentesi dell’equazione logistica viene sostituito con un altro che incorpora la competizione interspecifica.

[modifica] Modello a due specie

Siano due differenti popolazioni con dinamica logistica, x1 ed x2.
Nell'equazione logistica il termine x / K rappresenta la competizione interspecifica. Se x tenda a K allora il rapporto x / K tende ad 1 ed il termine (Kx) / K a 0, condizione di equilibrio stabile.
Per esprimere la competizione intraspecifica su due popolazioni i e j, venne aggiunto il termine αijX / K che fa sì che le equazioni di Lotka e Volterra siano:

{dN_i \over dt} = r_1N_1\left({K_1-N_1-\alpha_{12}N_2 \over K_1}\right) (eq. 1,1)
{dN_2 \over dt} = r_2N_2\left({K_2-N_2-\alpha_{21}N_1 \over K_2}\right) (eq. 1,2)

In queste due equazioni il termine α12 rappresenta l’effetto che la specie 2 ha sulla popolazione della specie 1 ed α21 il viceversa (ossia l’effetto della specie 1 sulla popolazione della specie 2); α viene anche detto coefficiente di competizione.

[modifica] Equilibrio e coesistenza

Affinchè due specie si trovino in equilibrio esse devono avere crescita zero, ossia:

{dN_1 \over dt} =0
{dN_2 \over dt} =0

Queste condizioni si verificano solo se:

{K_1-N_1-\alpha_{12}N_2 \over K_1} = 0
{K_2-N_2-\alpha_{21}N_1 \over K_2} = 0

Mettendo in evidenza N1 ed N2 si avrà:

N_1=K_1 -\alpha_{12}N_2 \,\! (eq. 1,3)
N_2=K_2 -\alpha_{21}N_1 \,\! (eq. 1,4)

In assenza di competizione interspecifica, ovvero α = 0, risulterà che l'ammontare d'equilibrio di una delle due specie considerate sarà pari alla capacità portante K (N1 = K1 e N2 = K2). Ciò significa che, pigliando solo in considerazione l'equazione 1,3, la capacità portante dell'ambiente viene ridotta della quantità − α12N2 dalla competizione interspecifica.
Se il termine N2 dell'equazione 1,3 viene sostituito da K2 − α21N1 si otterrà:

N_1=K_1 -\alpha_{12}(K_2 -\alpha_{21}N_1)=K_1-\alpha_{12}K_2+\alpha_{12}\alpha_{21}N_1 \,\!

da cui discende che

N_1-\alpha_{12}\alpha_{21}N_1=K_1-\alpha_{12}K_2 \,\!,
N_1(1-\alpha_{12}\alpha_{21})=K_1-\alpha_{12}K_2 \,\!,
N_1={(K_1-\alpha_{12}K_2) \over (1-\alpha_{12}\alpha_{21})} \,\! (eq. 1,5)

Sostituendo K1 − α21N2 al termine N1 dell'equazione 1,4 si avrà:

N_2={(K_2-\alpha_{21}K_1) \over (1-\alpha_{12}\alpha_{21})} \,\! (eq. 1,6)

Generalmente i coefficienti di competizione sono minori di 1 per cui il denominatore delle equazioni 1,5 ed 1,6 in genere è positivo. Affinchè le due specie possano coesistere in condizioni di equilibrio si deve avere che N1 ed N2 siano entrambi positivi ovvero che siano positivi anche i denominatori delle due equazioni. In termini generali è necessario, per la coesistenza, che:

\alpha_{12}\alpha_{21}<1 \,\!

[modifica] Le isocline zero

L'equazione 1,3 può essere riarrangiata in questo modo:

N_2=-\frac{1}{\alpha_{12}} N_1 +{K_1\over \alpha_{12}}

I punti della retta di quest'equazione rappresentano le condizioni in cui la crescita della popolazione N1 sia nulla. La retta in questione viene detta isoclina zero.

Nel grafico 1 è rappresentata l'isoclina zero per la specie 1 e si può notare che se la popolazione si trova ad un punto a sinistra della retta, tenderà ad aumentare. Se, invece, la popolazione si trova su un punto a destra della retta, allora tenderà a diminuire.

Un ragionamento analogo lo si può condurre per la specie 2 utilizzando l'equazione 1,4 per tracciare l'isoclina. In questo caso se si trova ad un punto in basso rispetto alla retta la popolazione tenderà all'aumento mentre, al contrario, diminuirà qualora si dovesse trovare su un punto in alto rispetto all'isoclina.

[modifica] I quattro scenari

Le due isocline zero ottenute possono essere giustapposte tra di loro in uno stesso grafico secondo modalità differenti che variano a seconda dei valori di K e di α d'entrambe le specie studiate. In tale modo si possono ottenere quattro diverse combinazioni che danno vita ad altretanti scenari.

  • K1 > K2α12 e K1α21 > K2

Come si può vedere dal grafico adiacente risulta che K1 / α12 > K2 e che K1 > K2 / α21, da cui, riarraggiando, si ottengono le disuguaglianze precedentemente esposte. Il significato biologico della prima disuguaglianza risulta essere che la specie 1 (K1 > ) è in grado di inibire se stessa più di quanto venga limitata dalla specie 2 (K2α12). La seconda disuguaglianza, invece, significa che la specie 1 è in grado di inibire la specie 2 più di quanto essa venga limitata dalla competizione intraspecifica.
In conclusione emerge che la specie 1 è un forte competitore interspecifico mentre la specie 2 non lo è.
Come si può evincere dal grafico l'isoclina della specie 1 è completamente esterna rispetto a quella della specie 2. Se ci si trova ad un punto interno al triangolo formato dall'isoclina della specie 2 (entrambe le popolazioni sono piccole) e dagli assi cartesiani il sistema tenderà a spostarsi in alto ed a destra. Se ci si trova su in punto esterno all'isoclina della specie 1 (entrambe le popolazioni sono grandi), invece, si sposterà in basso ed a sinistra. Una volta entrato nell'area compresa tra le due isocline la traiettoria del punto si sposterà in basso ed a destra fino a raggiungere il valore K1 > (la specie 1 ha portato la specie 2 all'estinzione ed ha raggiunto la propria capacità portante.

  • K1 < K2α12 e K1α21 < K2

In questo caso la situazione è opposta alla precedente. La specie 2 è un forte competitore interspecifico e porta all'estinzione la specie 1 e raggiunge la propria capacità portante.

  • K1 > K2α12 e K1α21 < K2

In questo caso ci si trova di fronte a due bassi competitori interspecifici e vengono limitati soprattutto dalla competizione intraspecifica. Il punto d'intersezione delle due isocline corrisponde ad un punto d'equilibrio stabile cui tende il sistema. Poichè nessuna delle due specie si estingue, allora risulta possibile la coesistenza.

  • K1 < K2α12 e K1α21 > K2

Si tratta di due popolazioni che sono inibite più dalla competizione interspecifica che da quella intraspecifica.
Il punto d'incrocio delle due isocline corrispende ad un punto d'equilibrio instabile cui il sistema tende ad allontanarsi. Esistono, in questo caso, due punti d'equilibrio stabili corrispondenti a K1 e K2. Nel primo caso la specie 2 si estingue mentre nel secondo caso è la specie 1 ad estinguersi. La specie che all'inizio detiene la più elevata densità di popolazione sarà quella che risulterà vincente.

[modifica] Modello ad N specie

Il modello precedentemente esposto può essere generalizzato per ogni numero di specie tra loro competitive. L’equazione per ogni popolazione Xi diviene:

\frac{dX_i}{dt} = r_i X_i \left( \frac{K_i - X_i - \sum_{j=1}^N \alpha_{ij}X_j}{K_i} \right)

con la sommatoria che va da i ad N (numero delle popolazioni).
Nel caso in cui \frac{dX_i}{dt} = 0 si avrà:

X_i = K_i -\sum_{j=1}^N \alpha_{ij}X_j

[modifica] I limiti del modello

Successivi esperimenti di dompetizione evidenziarono discrepanze rispetto al modello precedentemente esposto. Francisco Ayala (1970), ad esempio, rilevo che due specie di Drosophila (Drosophila pseudoobscura e Drosophila serrata) coesistono alla temperatura di 23 °C. calcolando i valori dei coefficienti di competizione risultò che α12 era uguale a 1,49 e α12 aveva il valore di 3,86. Il loro prodotto era uguale a 3,86.
Avendo visto in precedenza che per avere le coesistenza deve risultare che α12α21 < 1, risulta chiaro che il valore ottenuto non è compatibile con il modello di Lotka-Volterra. Ciò indica come tale modello lineare non sia sufficiente per descrivere in maniera adeguata le dinamiche delle popolazioni in alcune situazioni.

[modifica] La competizione interspecifica dipenda anche da fattori ambientali

I lavori di Thomas Park (1954, 1962) permisero di dimostrare un delle ipotesi formulate da A.G. Tansley che negli studi condotti su due specie del genere Galium (Galium sylvestre e Galium saxatile) aveva espresso l'idea che il risultato della competizione interspecifica potesse dipendere anche dalle condizioni ambientali. Effettivamente Park dimostrò che i risultati della competizione di due specie di coleotteri tenebrionidi (Tribolium castaneum e Tribolium confusum) variano a seconda della temperatura e dell'umidità ambientali. In caso di condizioni fredde ed aride prevale Tribolium castaneum mentre in condizioni calde ed umide ha la prevalenza Tribolium confusum.

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