Nicodemo Oliverio
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Nicodemo Nazzareno Oliverio (Cirò, 17 febbraio 1956) è un uomo politico italiano, in passato esponente della Democrazia Cristiana ed attualmente tra i principali esponenti della Margherita.
Vive a Cirò, in provincia di Crotone, ma dopo il diploma si trasferisce a Roma per frequentare l'università, sperimentando, nella capitale, i primi contatti con il mondo politico studentesco, di estradizione cattolica, stringendo contatti con Aldo Moro, di cui diventa allievo.
Lo stesso Moro è il curatore della sua tesi di laurea e la tragica scomparsa dello statista democristiano lo spinge ad assumere l'impegno politico nella DC, che si intensifica al momento della nomina di Franco Marini a responsabile organizzativo del partito.
Dopo lo scioglimento della DC, Oliverio decide di aderire al Partito Popolare Italiano (PPI) e, nel 1995, si oppone al tentativo di Buttiglione di portare a destra il PPI, assumendo invece un impegno convinto nella fondazione della coalizione dell'Ulivo. Viene nominato dirigente della struttura organizzativa del PPI.
Nel 2002 partecipa alla costituzione della Margherita, specializzandosi prevalentemente nell'organizzazione strutturale e tecnica di partito e nella cura delle campagne elettorali.
Nell'aprile 2005 coordina la campagna elettorale di Agazio Loiero, che viene eletto presidente della Regione Calabria, e nel mese di giugno viene eletto deputato, in rappresentanza dell'Unione, alle elezioni suppletive del collegio calabrese n. 9, comprendente comuni del crotonese e del catanzarese.
A luglio 2005 viene nominato direttore dell'ufficio tecnico amministrativo per l'organizzazione delle elezioni primarie dell'Unione.
Alle elezioni politiche del 2006 è candidato al terzo posto nella lista dell'Ulivo alla Camera, capofila della Margherita.
Viene, dunque, riconfermato deputato della circoscrizione Calabria ed entra a far parte della Giunta per le elezioni, della quale viene eletto Segretario, dagli onorevoli colleghi.
A giugno 2006 diventa responsabile organizzativo nazionale della Margherita, prendendo il posto di Franco Marini, già eletto presidente del Senato