Mia Wallace

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	«Perché sentiamo la necessità di chiaccherare di puttanate, per sentirci più a nostro agio?»
	(Mia a Vincent.)

Mia Wallace

Soprannome	Nessuno
Nome originale	idem
Sesso	Femmina
Creatore/i	Quentin Tarantino
Affiliazione	Marsellus Wallace, Vincent Vega

Mia Wallace è un personaggio fittizio, parto della mente di Quentin Tarantino, vista nel suo secondo lungometraggio, Pulp Fiction. Mia è interpretata da Uma Thurman.

Indice

1 Biografia essenziale

[modifica] Biografia essenziale

Attenzione: di seguito viene rivelata, del tutto o in parte, la trama di Pulp Fiction.

[modifica] Informazioni generali

Come Vincent Vega, Mia è innamorata di Amsterdam, città dove trascorre qualche mese all'anno. Mia Wallace è - come si capisce d'altronde dal nome - la moglie di Marsellus Wallace, uno dei piccoli boss di Los Angeles. Il suo personaggio ricalca molto quello di un vecchio film di Jean-Luc Godard, Bandé a Part. Mia Wallace è inoltre apertamente ispirata alla Elvira di Scarface, nel quale la moglie annoiata del boss si faceva di cocaina per uscire dalla noia e vedeva in Tony Montana una via d'uscita dalla sua noia. Così fa Mia con Vincent, almeno all'inizio.

[modifica] La richiesta di Marsellus

Marsellus parte per affari e decide di fare uscire per una sera Vincent Vega - il suo uomo più fidato - e Mia, la moglie annoiata e viziata. Vincent accetta di uscire con la moglie, anche se è più volte scoraggiato da:

[modifica] Il racconto di Jules

Quando Jules e Vincent vanno a uccidere Brett e gli altri tre uomini, Jules parla a Vincent di Mia, sotto espressa richiesta di quest'ultimo. Ciò che Jules gli dice è che:

Mia ha partecipato al pilota di una serie tv, Volpi Forza 5, i suoi cinque minuti di gloria. Il pilota non è poi andato in porto, e Mia è così l'annoiata e cocainomane moglie di Marsellus.
Antwan Rockamora, uno sventurato samoano, chiamato anche Tony Rockyhorror è l'oggetto principale di una leggenda metropolitana: avrebbe infatti solamente osato fare un massaggio ai piedi di Mia, ritrovandosi poi però scaraventato dallo stesso Marsellus fuori del terrazzo di casa sua.

Vincent rimane sconvolto da questa storia.

[modifica] Il consiglio di Paul

Paul asserisce la stessa storia di Jules su Antwan, consigliando a Vincent di non provarci con la moglie del capo, che è molto attraente.

	«Il mio nome è Paul, ve li fate tra voi i vostri goal.»

[modifica] Mia e Vincent

Mia esce con Vincent: i due si recano al Jack Rabbit Slim's, un bar a tema anni '50. Qui, Mia e Vincent approfondiscono la loro conoscenza, parlando dei silenzi che mettono a disagio, del massaggio ai piedi di Mia e di tanti altri concetti che rasentano a volte il filosofico e a volte il banale.

[modifica] L'overdose di Mia

Al Jack Rabbit Slim's, Mia si fa due-tre spinelli e sniffa una notevole quantità di cocaina: quando - dopo il ballo con Vincent - Mia torna a casa, trova nel pastrano di Vincent una bustarella contenente eroina.

Scambiandola per cocaina, Mia la sniffa e va in overdose. Il sangue e il vomito sono dappertutto nel divano: Vincent la porta allora da Lance, il suo spacciatore, per farla uscire dall'overdose, prima di diventare concime. Grazie al pronto intervento di Lance e all'iniezione di adrenalina che Vincent fa a Mia, la donna rinviene. Mia torna a casa, giurando a Vincent di non menzionare mai ciò che è successo quella sera.

Alla fine di quella serata, sia Vincent che Mia si sono innamorati l'uno dell'altra.

[modifica] L'incontro

Quando il pugile Butch Coolidge, al servizio di Marsellus, non rispetta i patti stabiliti dal suo capo, Marsellus manda a chiamare Vincent per andare a ucciderlo. Chiamato da Marsellus, Vincent incontra Mia, con la quale sembra però essere molto freddo:

Prima ragione: secondo Marsellus, i due non hanno avuto nulla da dirsi, nè da fare durante quella notte, ma potrebbe esserci una seconda ragione.
Seconda ragione: Vincent fa finta di aver scordato Mia, per farla in un certo modo soffrire. Questa ipotesi sembra però la meno accreditata tra le due.