La nonna Sabella
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Nonna Sabella | |
Paese: | Italia/Francia |
Anno: | 1957 |
Durata: | 95' |
Colore: | B/N |
Audio: | sonoro |
Genere: | commedia |
Regia: | Dino Risi |
Soggetto: | Pasquale Festa Campanile |
Sceneggiatura: | Pasquale Festa Campanile, Massimo Franciosa, Ettore Giannini, Dino Risi |
Produzione: | Silvio Clementelli per la Titanus |
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Fotografia: | Tonino Delli Colli |
Montaggio: | Mario Serandrei |
Musiche: | Michele Cozzoli |
Scenografia: | Piero Filippone |
Costumi: | Beni Montresor |
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Si invita a seguire lo schema del Progetto Film |
La nonna Sabella è un film del 1957, diretto da Dino Risi. È tratto dall'omonimo libro di Pasquale Festa Campanile.
[modifica] Il film
Il film racconta di Raffaele (Renato Salvatori), uno studente fuorisede a Napoli, costretto a ritornare nel suo paese natale (Pollena) perché la sua amata nonna (Sabella, appunto, interpretata da Tina Pica) è morente. Sconvolto dalla notizia Raffaele si reca subito a casa della moribonda, qui ritrova il paese addolorato per le condizioni di nonna Sabella. Tutti tranne l'ormai matura sorella (Dolores Palumbo) di Sabella e l'ufficiale postale Salvatore (Peppino De Filippo), fidanzati da vent'anni, che non hanno potuto realizzare il loro sogno d'amore per l'ostinata opposizione da parte della nonnina. Ma nessuno aveva fatto i conti con l'arzilla vecchietta, che all'arrivo del nipote guarisce improvvisamente e svela i suoi piani, cioè quelli di far tornare al paese il nipote e costringerlo a fidanzarsi con Lucia, figlia di un facoltoso detentore terriero. Raffaele però si innamora della storica compagna di giochi (Sylva Koscina), nipote di Salvatore, rivista al suo ritorno in paese. Raffaele e Salvatore si coalizzano contro la prepotenza di nonna Sabella e riescono ad ingannarla. Infatti con la complicità del parroco, Salvatore sposerà, in gran segreto, l'antica fidanzata. Nonna Sabella, quindi, dovrà accettare il matrimonio della sorella e dovrà benedire il matrimonio del nipote con la sua storica compagna. Ma Sabella si prenderà la sua rivincita, costrigendo i due sposini ad ospitarla nel viaggio di nozze verso Roma.