Jean Étienne Championnet
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Jean Étienne Vachier, detto Championnet (Valence, 1762 - Antibes, 9 gennaio 1800), generale francese protagonista in Italia della difesa della Repubblica Romana e della nascita di quella partenopea.
Iniziò la sua carriera arruolandosi da giovanissimo per combattere nel grande assedio di Gibilterra (1779-1783). Successivamente si mise in luce durante la Rivoluzione Francese tanto che un battaglione lo scelse come proprio comandante. Nel maggio 1793 fu incaricato di vincere i tumulti scoppiati nella regione dello Giura, riuscendovi senza spargimenti di sangue. Come comandante di brigata in quegli anni prese parte, agli ordini di Charles Pichegru, alla campagna sul Reno meritandosi aperti riconoscimenti da parte di Lazare Roche a Weissenburg e nel Palatinate.
In occasione della Battaglia di Fleurus (1794) si segnalò per l'abilità dimostrata combattendo al centro dello schieramento e la sua tenacia fu decisiva alla vittoria di Jean Baptiste Jourdan. Questo gli meritò, nelle campagne successive, il comando dell'ala sinistra degli eserciti francesi sul Reno tra Neuwied e Düsseldorf assolvendo egregiamente i suoi compiti in tutte le spedizioni, sia vittoriose che no, verso il Lahn ed il Main.
Nel 1798 Championnet fu nominato comandante in capo dell'"esercito di Roma" che doveva proteggere la giovane Repubblica Romana contro le minacce del Regno di Napoli e della flotta britannica. Sebbene il suo esercito fosse costituito nominalmente da 32000 uomini, in realtà non contava più di 8000 effettivi, ciascuno dei quali non aveva più di 15 caricatori di munizioni a disposizione. Il generale austiaco Karl Freiherr Mack von Leiberich suo avversario diretto aveva, invece, un esercito meglio armato e dieci volte superiore. Nonostante ciò Championnet gestì così abilmente le sue forze che arrivò a conquistare la stessa Napoli. Dopo l'imbelle resistenza del'esercito di Mack però per entrare in città, difesa disperatamente dai Lazzari di cui riconobbe francamente l'eroismo fu necessaria l'occupazione (con uno stratagemma) di Castel Sant'Elmo da parte dei simpatizzanti filofrancesi che aprirono il fuoco alle spalle dei difensori. Trovatosi inopinatamente alla testa di un intero regno consentì la formazione della Repubblica nel (1799)), peraltro mai riconosciuta dal governo francese, che anzi inviò suoi rappresentanti a spogliare il regno. La sua aperta intolleranza verso ogni opposizione lo portò ben presto a scontrarsi con costoro tanto da cadere in disgrazia ed essere richiamato in patria.
L'anno dopo era di nuovo comandante in capo dell'esercito delle Alpi", un altro esercito esistente solo sulla carta, che riuscì a creare dal nulla ed a portare in battaglia in soli tre mesi. La campagna che seguì fu un fallimento. Consumato da tante inpari lotte, Championnet morì pochi mesi dopo ad Antibes all'età di 38 anni.
In suo onore nel 1848 è stata eretta una statua a Valence, sua città natale.