Induzione elettrostatica
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L'induzione elettrostatica, o fenomeno dell'influenza, è un metodo che consente di utilizzare un oggetto caricato elettricamente per caricare elettricamente un secondo oggetto, senza contatto tra i due. Si basa sul principio di redistribuzione delle cariche, secondo cui un oggetto carico, posto vicino ad un conduttore neutro, è in grado di attrarre a sé le cariche di segno opposto e di respingere quelle dello stesso segno. Grazie a questa redistribuzione è possibile creare una carica parziale di segno opposto a quella dell'inducente con coseguente generazione di una forza attrattiva.
In equilibrio elettrostatico[1] il campo elettrico interno ad un conduttore deve risultare nullo (per il Teorema di Gauss), il campo nelle vicinanze della superficie del conduttore deve giungere ortogonale (per la Legge della Circuitazione); di conseguenza tutto il conduttore deve essere equipotenziale. Quando si immerge un conduttore in un campo elettrico esterno E, deve sussistere una brevissima fase transitoria di non equilibrio (dell'ordine del picosecondo) in cui le cariche presenti sulla superficie del conduttore si muovono e si ridistribuiscono fino al raggiungimento di una nuova fase di equilibrio elettrostatico in cui le cariche risultano distribuite sul conduttore in modo da generare un campo E' uguale ed opposto ad E che produca un campo totale nullo all'interno del conduttore. Inoltre E' deforma le linee del campo E nei pressi della superficie del conduttore in modo da renderle ortogonali alla superficie stessa. Per questo motivo, avvicinando un corpo carico ad un conduttore si osserva una ridistribuzione delle cariche sul conduttore. Se la carica avvicinata è positiva, le linee del campo esterno partono dalla carica e si chiudono sul conduttore, perciò il campo generato dalla distrubuzione superficiale delle cariche del conduttore, affinchè annulli il primo, deve avere verso opposto, il che significa che le linee di quest'ultimo devono partire dal lato del conduttore più distante dalla carica(addensamento di cariche positive) e chiudersi sul lato ad esso più vicino (addensamento di cariche negative).
Numerosi generatori elettrostatici, come la macchina di Wimshurst, il generatore di Van de Graaff e l'elettroforo, si basano su questo principio.
