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Icon
Artista Paradise Lost
Tipo album Studio
Pubblicazione 28 settembre 1993
Durata 50 min: 26 sec
Dischi 1
Tracce 13
Genere Gothic metal
Etichetta Music for Nations
Produttore Simon Efemey
Registrazione Jacobs Studios/Townhouse Studios, 1993
Note
Premi
Dischi di platino
Dischi d'oro
Paradise Lost - cronologia
Album precedente
Shades of God
(1992)
Album successivo
Draconian Times
(1995)
Si invita a seguire lo schema del Progetto Musica

Icon è un album del gruppo inglese dei Paradise Lost, pubblicato nel 1993 dalla Music for Nations.

[modifica] Il disco

Reduci da tre album grezzi ma efficaci (Lost Paradise del 1990, Gothic del 1991 e Shades of God del 1992), da un connubio tra gothic e death metal, i Paradise Lost danno alla luce nel 1993 forse il disco più importante della loro carriera: Icon. Abbandonato il suono rude dei primi dischi, i Paradise Lost si presentano puliti e ispirati come non mai creando quello che, a detta di molti, rimarrà come il picco innarrivabile di un genere musicale, il gothic metal appunto, destinato ad annoverare numerosi proseliti negli anni a seguire. Icon si spinge con la pesantezza del suo suono oltre i territori 'gothic metal' sconfinando nel doom e unendo le due correnti caricando l'album di grande atmosfera. Plumbeo e oscuro, dal ritmo possente a tratti epico, lento e cadenzato, Icon si avvolge di una spessa coltre nera dalla quale ne escono gemme decadenti come l'opener Embers Fire, l'ultra rallentata Joys of Emptiness, l'oscura True Belief, la tagliente Remembrance o ancora la maestosità di pezzi come Colossal Rains e Weeping Words, ma in generale, la cosa che colpisce di più è la compattezza dell'intero album che prende la forma di un monolite impenetrabile dove non esiste luce o chiarore ma solo il buio e l'ombra. Icon è infatti un disco molto sofferto e intenso, da ascoltare per intero e senza soste per coglierne appieno il suo più profondo significato. La band di Halifax ci regala così un manifesto decadente che ancora oggi rappresenta un episodio mai ripetuto da nessun'altra band e capostipite di un filone, il gothic metal, che vedrà sempre i Paradise Lost come importante punto di riferimento di uno dei generi che negli anni '90 diventerà tra i più seguiti dell'intero panorama metal mondiale.

[modifica] Tracce

  1. Embers Fire - 4:44
  2. Remembrance - 3:26
  3. Forging Sympathy - 4:43
  4. Joys of the Emptiness - 3:29
  5. Dying Freedom - 3:43
  6. Widow - 3:04
  7. Colossal Rains - 4:35
  8. Weeping Words - 3:50
  9. Poison - 3:00
  10. True Belief - 4:30
  11. Shallow Seasons - 4:55
  12. Christendom - 4:30
  13. Deus Misereatur - 1:57

[modifica] Formazione

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