Hacia la libertad
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Questa voce è solo un abbozzo (stub) del Progetto Musica. Se puoi, contribuisci adesso a migliorarla secondo le convenzioni del Progetto Musica sugli Album. Per l'elenco completo degli stub sugli album discografici vedi la relativa categoria.
Hacia la libertad (Inti-illimani 4 hacia la libertad) è un disco registrato in Italia, nel 1975, dal gruppo cileno degli Inti Illimani.
Hacia la libertad | ||
---|---|---|
Artista | Inti Illimani | |
Tipo album | Studio | |
Pubblicazione | 1975 | |
Durata | 40 min 54 sec | |
Dischi | 1 | |
Tracce | 10 | |
Genere | etnico/politico | |
Etichetta | Dischi dello Zodiaco | |
Registrazione | Sascia Sound Studios |
Inti Illimani - cronologia | ||
---|---|---|
Album precedente Canto de pueblos andinos |
Album successivo Canto de pueblos andinos 2 |
|
Si invita a seguire lo schema del Progetto Musica |
[modifica] Brani
- Arriba quemando el sol 4.40 (Violeta Parra) - chitarra, charango, bombo leguero, voci
- La patria prisionera 2.26 (Pablo Neruda, Sergio Ortega) - chitarra (2), charango, quena, bajo, bombo leguero, voci
- El arado 4.43 (Victor Jara) - chitarra, tiple colombiano, quena, cascabel, bombo leguero
- Cancion a Victor 3.15 (Jorge Coulon, Horacio Salinas) - chitarra, quena, violoncello, voci
- Ciudad Ho Chi Mihn 4.44 (José Seves) - chitarra, charango, tiple colombiano, quena, legnetti
- Chiloe 3.29 (Horacio Salinas) - chitarra, charango, quena, violoncello, bombo leguero
- Vientos del pueblo 3.14 (Victor Jara) - chitarra, quena, tiple colombiano, bombo leguero, voci
- Hacia la libertad 3.46 (José Seves, Horacio Salinas) - chitarra, tiple, pandereta, bombo leguero, voci
- Cai cai vilu 2.58 (Victor Jara) - chitarra, charango, tiple colombiano, quena, quijada, bombo leguero
- Canto a los caidos 7.19 (José Seves, Jorge Coulon, Luis Advis) - chitarra, charango, tiple colombiano, violoncello, contrabbasso, quena, bombo leguero, voci
[modifica] Analisi dei brani
- Un altro esempio di poema musicale potrebbe essere Arriba Quemando el Sol, un racconto di un viaggio sostenuto da un ritmo che procede pesante e spedito e che anche sembra stentare. Le strofe sono articolate su i due accordi di fondamentale e di quarta, la tonalità cambia di coppia di strofe in coppia di strofe e il canto è a volte all'unisono a volte con il controcanto di terza superiore. Il brano è essenziale sia nel ritmo che nello sviluppo, essenzialità che contribuisce alla pittorica del brano stesso, solo nella ultima strofa compare l'eco della frase, di cui il titolo, ripetuto con le voci ottavate a sfumare.
- In Patria Prisioniera vi è la particolarità della presenza del testo tradotto in italiano, è anche uno dei pochi brani in cui Horacio Salinas è alle percussioni. Il brano è ricco di armonie più di quanto sembri, il ritornello, specie nel finale, è un esempio ben fatto di coralità orchestrale oltre che di talento arriangiativo.
- El Arado è un altro esempio di ricerca di sviluppi elaborati, pur restando nello schema di strofa-ritornello ha una struttura elaborata, viene riprodotto il suono del 'cascabel' e la chitarra esegue un lavoro complesso di alta qualità compositiva anche se non di particolare rilevanza tecnica. Commovente è il canto della quena accompagnato dall'arpeggio dissonante della chitarra.
- Mesta ed oscura è "Cancion a Victor" su un giro modale minore commovente è cantata da Horacio Salinas profondo ammiratore di Victor Jara. Il pedale di contrabbasso e violoncello è una soluzione usuale per questo periodo ed il canto della quena è semplice ed efficacie, sia quando da sola tra strofa e strofa sia in accompagnamento nel finale. Un riferimento a fatti sanguinosi dell'epoca ..cadesti lì, insieme ad altri mille... è insolitamente esplicito.
- Ciudad Ho Chi Minh evidenzia le capacità di Josè Seves anche come compositore, una saggia riproduzione di colori stranieri ben resa ed abbellita dalla varità cromatica della strumentazione. Un motivetto semplice con effetti sonori che descrivono l'attività di lavoratori comuni, ripetuto prima dal charango, poi dal tiple e quindi dalla quena in un leggero crescendo. Segue un placato e misterioso intervallo in cui il suono del tiple è espressivo e caldo, è una riflessione affettuosa e mesta commentata coralmente dalle voci tenui e lontane dell'unisono che fanno da sottofondo, il tema riprende come insonnolito dalla quena che lentamente si risveglia, accompagnato dagli accordi isolati della chitarra, ed esplode nell'ultima strofa accompagnata da un veloce arpeggio.
- Vientos del Pueblo inizia con una inquietante serie di accordi pedale che prende un ritmo di corsa lenta e che si riempie di armonie vocali nella seconda strofa, sale di tonalità mediante un dialogo tra tiple e arpeggio di chitarra di rara semplicità ed incisività seguito poi da un breve dialogo riflessivo di quenas che diventa un volo crescente incalzato dalle crome del tiple stesso cui segue il cambio di tonalità vero e proprio. Notevole è il 'riff' vocale nel finire della terza strofa con il toccante maggiore-minore che cade poi, di nuovo, nel ritmo incalzante (Incalzare suggerito anche dal testo) finale.
- Canto a los Caidos (tema dal film La tierra prometida) inizia con una sorta di ricercare a tre voci saggiamente costruito e dosato, una marcia scandita in maniera perentoria ma placata dalla chitarra prima che si ripete su due tonalità e quindi è lanciato dal violoncello e cantato a piana voce dalla quena in due strofe separate da una decisa e magnifica cadenza sul IV grado minore e sul V. Il brano si conclude con un canto finale sempre sostenuto dal suono umano e pieno della quena in cui due gruppi di voci si alternano e si danno parola l'un l'altro, il tutto sostenuto dal suono pieno e profondo di violoncello e contrabbasso.